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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Menfi

Concorso internazionale per "Best chef", vince il menfitano Accursio Lotà

Trasferitosi negli Usa, dove oggi lavora, il giovane si è imposto nel prestigioso "Barilla pasta world Championship" con il suo piatto "Spaghetti alla carbonara di mare"

È Accursio Lotà, originario di Menfi, a vincere l’importante "Barilla pasta world Championship", tenutosi a Parma, diventando così "Best chef". Il giovane cuoco di origine agrigentina, con un vissuto negli Stati Uniti ha trionfato con il suo piatto “Spaghetti alla carbonara di mare”. La competizione, giunta alla sua sesta edizione, è riservata ai migliori talent chef internazionali dedicata al piatto simbolo della cucina italiana. Lotà, siciliano trapiantato in California, a San Diego, del ristorante Solare, ha vinto su 19 contendenti provenienti da 15 diversi stati e da 4 continenti.

Dopo il diploma ha lavorato a Milano al ristorante del Four Season Hotel con Sergio Mei. A 22 anni si è trasferito in California, dove ha cucinato anche per l’allora presidente Barack Obama. Dopo una breve parentesi in Italia è tornato a San Diego, dove è attualmente chef del ristorante Solare. E’ stato eletto Best Chef di San Diego per tre anni consecutivi, dal 2015 ad oggi. 

Ad assicurargli la vittoria  sono stati gli “Spaghetti alla carbonara di mare", giudicata la ricetta di pasta più cosmopolita, la più discussa, imitata o reinterpretata. Nella versione di Accursio Lotà, la Carbonara è un omaggio ai sapori e ai profumi opulenti della sua terra. La base è un carpaccio di ricciola e la finitura i gamberi rossi di Mazara. Nel mezzo, i classici spaghetti sono mantecati con uova di mare. Uova di salmone marinate, bottarga di tonno, uova di riccio e caviale Osetra. Tocco ultimo, la freschezza agrumata delle zeste di mandarino. 

“Sono particolarmente felice di questo riconoscimento – ha affermato Accursio Lotà, vincitore dell’edizione 2017 – è stata già una grande emozione essere scelta tra i 3 finalisti e poi vincere è una gioia immensa, lavoro all’estero, ma le mie origini italiane mi impongono di rispettare la tradizione della pasta, a cominciare dalla cottura al dente. Preferisco “giocare” su salse e condimenti lasciando intatta la pasta, che nella sua semplicità è perfetta così com’è”.

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