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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

"Massoneria e malaffare", il pentito Tuzzolino irrompe al processo

Il pubblico ministero Salvatore Vella ha chiesto la citazione del collaboratore di giustizia, ascoltato in una località segreta due settimane fa. Sotto accusa la "cricca" di Lampedusa

Il pentito Giuseppe Tuzzolino irrompe al processo alla presunta cricca di Lampedusa che avrebbe messo in piedi un giro di tangenti e lavori pubblici irregolari. Lo scorso 14 febbraio l’architetto di Palma di Montechiaro è stato sentito dalla Procura in una località segreta. Questo pomeriggio il pubblico ministero Salvatore Vella ha chiesto di ascoltarlo in aula “per riferire sull’intreccio fra massoneria e malaffare che riguarda alcuni dei 25 imputati”.

In una delle ultime udienze il pm aveva prodotto le mail contenenti le “convocazioni in loggia” dell’ingegnere Giuseppe Gabriele, ex dirigente dell’Utc di Lampedusa, dell’architetto Gioacchino Giancone e persino di due avvocati, uno dei quali compone il collegio difensivo del processo. “È un dato rilevante – aveva spiegato il pubblico ministero – perché dimostra che fra gli imputati c’erano dei legami oscuri che rafforzano la tesi dell’accusa dell’esistenza di un’associazione a delinquere”.

Oggi un altro passo avanti. Arrivato dopo diverse ore di udienza nella quale Giancone aveva confermato di conoscere Tuzzolino “per ragioni di studio e colleganza dai tempi dell’Università”, ammettendo anche di avere fatto parte della loggia massonica “Garibaldi” già dal 2004. 

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