Edilizia scolastica, Mareamico: "I nostri ragazzi studiano in luoghi sicuri?"
L'associazione ambientalista sollecita sopralluoghi e rivolge l'attenzione ad una delle scuole agrigentine che fu edificata su una superficie ricavata dal taglio pressoché verticale della collina calcarenitica che insiste sul Viale della Vittoria
Si torna a parlare di edilizia scolastica e sicurezza, temi tra i più caldi degli ultimi mesi. Stavolta è Mareamico a puntare la lente d'ingrandimento sulla staticità e agibilità delle strutture del capoluogo.
La costruzione degli istituti agrigentini, così come di quelli del resto della Penisola, è stata infatti al centro dell'attenzione già dopo gli eventi sismici verificatisi nell'anno appena conclusosi, e soprattutto a seguito dei dati raccolti da Camera, Cittadinanzattiva e Legambiente Sicilia.
Dai diversi report che prendevano in esame il contesto nazionale, tra cui quello presentato in Parlamento, è emersa una situazione delle scuole piuttosto variegata ma pur sempre insufficiente da un punto di vista della sicurezza. Dalle informazioni disponibili sul periodo di costruzione degli edifici, il 4 per cento è stato edificato prima del 1900. E la maggior parte, il 44 per cento delle scuole, in un periodo che va dal 1961 al 1980: molte, quindi, prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974 e di quella sul collaudo statico del 1971.
"E' di qualche settimana fa la notizia che quasi tutti gli istituti di competenza comunale sono sprovvisti di agibilità - scrive Mareamico, nel dare notizia di avere interessato della questione la quinta Commissione consiliare per un sopralluogo preliminare - e che l'unica in regola pare essere la scuola 'Garibaldi'. La nostra attenzione è rivolta in primo luogo alla scuola 'Lauricella', inaugurata il 28 ottobre del 1935, che venne realizzata su una superficie ricavata dal taglio pressoché verticale della collina calcarenitica e ricorda la vicina collina crollata nel marzo del 2014 sui palazzi 'Crea'.
Questi 'muri' sono stabili? Quanto tempo ancora potranno resistere alla pioggia, al vento, ai terremoti prima di disgregarsi? Abbiamo il diritto di sapere se i nostri ragazzi studiano in luoghi sicuri o si possa, per tempo, mettere tutto in sicurezza", conclude la nota.
Riguardo alle altre strutture scolastiche di Agrigento, non possono definirsi buoni i piazzamenti nella graduatoria delle città capoluogo che è il risultato della somma dei dati relativi alle informazioni generali sugli edifici, le certificazioni, la manutenzione, i servizi messi a disposizione dalle istituzioni scolastiche, l'esposizione a fonti di inquinamento ambientale interne ed esterne e i monitoraggi ambientali.
Le scuole della città si pazzano al 62esimo posto su un campione di 86 città capoluogo (in Sicilia hanno partecipato anche Caltanissetta, 77esima, Messina, 86esima, Palermo, 78esima, e Ragusa, 59esima). Nella graduatoria delle buone pratiche Agrigento è 74esima, mentre sale al 33esimo posto nella graduatoria del rischio.