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Cronaca

Nuova manovra del Governo, Firetto non ci sta: "Affonda i Comuni"

Il primo cittadino: "Si continua a tagliare e tagliare togliendo ai sindaci ogni capacità d’azione, ogni possibilità di dare risposte ai cittadini, di costruire azioni di sviluppo"

Il governo ha posto la questione di fiducia: la Manovra 2019, sulla quale c’è stata una lunga trattativa con la Commissione europea, è arrivata al passaggio finale. Delle misure contenute nel !maxiemendamento! che sarà votato sia al Senato sia alla Camera

"Affondare i Comuni. È questo, in estrema sintesi, il diktat che scaturisce dalla manovra del Governo per  la gran parte dei Comuni d’Italia, realtà già in crisi asfittica e prossime al collasso o in fase terminale.  Ciononostante lo stesso Governo - dice Firetto -  è pronto a sciorinare un racconto a tinte diverse della stessa realtà, con fondi a pioggia per i Comuni sotto i ventimila abitanti e per Roma Capitale, ma dimentica di ricordare che con il resto della manovra praticamente ne anticipa il coma irreversibile. I comuni non fanno solo investimenti ma soprattutto erogano servizi essenziali per la nostra vita e per chi ha più bisogno . Il governo sembra averlo dimenticato. Manovra e contromanovra mandano a sbattere in particolare i destini del sud e di milioni di cittadini con enti locali sprofondati nel dissesto o nello squilibrio finanziario. Il colpo ad Agrigento e a tutto il sud è impressionante per aiutare chi da sempre sta meglio al nord, secondo una logica che manca del tutto della visione di cambiamento. Ai Comuni, inoltre, è ridotta l’anticipazione di tesoreria, con ripercussioni gravissime sui conti dei Comuni. Altro danno l’innalzamento della soglia di accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità. A rischio non sono soltanto gli stipendi dei dipendenti comunali, ma anche tutti i servizi, che si reggono già con estrema difficoltà. Si continua a tagliare e tagliare togliendo ai sindaci ogni capacità d’azione, ogni possibilità di dare risposte ai cittadini, di costruire azioni di sviluppo. Abbiamo agito finora come equilibristi e alcuni di noi hanno dovuto dichiarare il dissesto. Agrigento ha resistito e ora ci costringono a imparare a respirare senza ossigeno. Come già dichiarato dal presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, mi auguro che entro il 28 dicembre ci sia tempo alla Camera per un ripensamento che ci restituisca margini d’azione per venire incontro alle esigenze delle nostre città e dei cittadini". Così il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto sulla recente Manovra del Governo.

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