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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

Agguato a ristoratore in Belgio, la Procura non crede al mancato pentito: chiuse le indagini

Mario Rizzo, aspirante collaboratore di giustizia, ha ritrattato ma i pm non gli credono e istruiscono il processo sulla base della sua prima versione

Il mancato collaboratore con la giustizia, dopo la bocciatura delle ipotesi di inserimento nel programma di protezione per la modesta consistenza delle sue dichiarazioni, aveva ritrattato tutto. "Ho fatto una falsa collaborazione con la giustizia – aveva detto Mario Rizzo -, mi sono inventato tutto a partire dalle accuse contro mio cognato Gerlando Russotto". Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e il pubblico ministero Alessandra Russo, però, non credono alla sua retromarcia, messa a verbale con la squadra mobile il 18 aprile, e chiudono l’inchiesta per l’agguato al ristoratore Saverio Sacco, avvenuto il 28 aprile del 2017 a Grace Hollogne, in Belgio, dove gli indagati e la vittima in quel periodo vivevano. Nelle scorse ore è stato fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Rizzo e Russotto.

Rizzo, favarese, 33 anni, che dopo avere archiviato la parentesi "pentitista" ha nominato nuovamente il suo difensore del passato, l'avvocato Calogero Lo Giudice, aveva detto di avere sparato a Saverio Sacco insieme al cognato e all'empedoclino Salvatore Prestia, noto per essere il cognato del boss Gerlandino Messina. 

Un paio di mesi fa la ritrattazione. "Mi sono inventato questa storia - ha detto Rizzo - perchè ero in conflitto con mio cognato. Non voleva che mi mettessi con sua sorella ed è la ragione per cui ho inventato tutto". I pm non credono a una sola parola della ritrattazione e sono intenzionati a istruire il processo sulla base della sua prima versione. 

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