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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mafia Siculiana

Estorsioni mafiose a imprenditore, avvocato in aula: "Vittima disse che gliel'avrebbe fatta pagare"

Il legale Salvatore Bellanca, che ha curato un contenzioso civilistico fra i due, conferma la versione dell'imputato: "Temeva ritorsioni per avere preteso un pagamento che gli spettava"

“Doveva darmi dei soldi per delle forniture di calcestruzzo che gli ho fatto, non gli ho mai fatto alcuna cresta come sostiene lui. Quando ha ricevuto il decreto ingiuntivo mi ha promesso che me l’avrebbe fatta pagare e infatti sono qua, sul banco degli imputati”. L’imprenditore Antonino Gagliano, 50 anni, di Siculiana, all’udienza precedente si era difeso per oltre un’ora al processo, nel quale è accusato di estorsione aggravata ai danni di un collega.

Ieri mattina, a confermare la sua versione, è stato anche l’avvocato Salvatore Bellanca che ha seguito, su suo mandato, il contenzioso civilistico che lo vide contrapposto a Carmelo Colletto. “Il signor Colletto doveva pagargli alcune forniture, - ha detto il legale citato dai difensori dell’imputato, gli avvocati Calogero Meli e Giovanni Rizzuti – ma non rispose ai numerosi solleciti. Quando si vide arrivare il decreto ingiuntivo disse a Gagliano che gliel’avrebbe fatta pagare. Questa circostanza mi fu riferita da Gagliano, io cercai di tranquillizzarlo dicendogli che era una frase senza valore”.

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