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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

"Nessun rapporto con la mafia, gestivo solo la mia agenzia": Schembri si difende

L'ex titolare della Goldbet di Agrigento, personaggio chiave della maxi inchiesta "Galassia" nega le accuse davanti al gip

"Non ho mai avuto alcun rapporto nè commerciale nè amicale con Danilo Iannì, me lo presentò un mio amico e mi chiese di aiutarlo ad aprire alcune piattaforme di scommesse on line. Era una persona che non mi piaceva e ho lasciato morire il rapporto gradualmente".

Davide Schembri, 43 anni, l'ex titolare dell'agenzia Goldbet di Agrigento coinvolto nella maxi inchiesta "Galassia" che ipotizza un giro di scommesse illegali con l'egida della mafia calabrese, si è difeso per ore davanti al gip. L'imprenditore è nella lista dei fermati - sessantotto in tutta Italia - dell'indagine della Dda di Reggio Calabria che ipotizza l'esistenza di una rete di scommettitori on line che usavano piattaforme illegali e, soprattutto, si appoggiavano alla 'Ndrangheta che, in cambio di una percentuale del cinque per cento sui guadagni, offriva protezione e aiutava lo sviluppo della rete commerciale.

Schembri, accusato di associazione mafiosa e associazione a delinquere, secondo la Dda di Reggio Calabria, sarebbe stato uno dei capi promotori dell'organizzazione che gestiva la raccolta di scommesse on line illecite usando come "schermo" alcune piattaforme estere. Il quarantatreenne, difeso dagli avvocati Daniela Posante e Valentina Castellucci, questa mattina, nel carcere Petrusa di Agrigento, si è difeso per oltre tre ore davanti al gip Alessandra Vella che lo ha interrogato per rogatoria e dovrà decidere, prima di trasmettere gli atti al tribunale di Reggio Calabria, se convalidare il fermo o applicare una misura cautelare.

"Non so nulla di questa storia, - ha spiegato - ho solo aiutato Iannì fornendogli alcune informazioni. Me lo aveva chiesto un amico e finchè ho potuto l'ho accontentato".

Iannì, invece, avrebbe avuto dei rapporti commerciali con Fabio Lanzafame, il "pentito" dell'inchiesta che ha descritto il sistema criminale che sarebbe stato allestito attorno al giro di scommesse.

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