"Accordi col capomafia per sostegno elettorale", slitta processo a ex sindaco
Santo Sabella è stato rinviato a giudizio con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa: l'ufficio ha individuato un nuovo collegio di giudici
Slitta l’inizio del processo a carico dell'ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, dimessosi dopo l'arresto, scattato il 22 gennaio dell’anno scorso nell'ambito dell'operazione antimafia "Montagna". Il dibattimento doveva iniziare ieri davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. L’avvio del processo è stato invece posticipato al 28 febbraio per l’esigenza di comporre un collegio più stabile ed evitare azzeramenti e intoppi visto che alcuni magistrati dell’ufficio sono assenti.
La maxi inchiesta "Montagna": chiesti 59 rinvii a giudizio
Sabella è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perché avrebbe stretto un accordo elettorale col capo mafia del paese Giuseppe Nugara che, in cambio di piccoli appalti e posti di lavoro per uomini a lui vicini, gli avrebbe garantito sostegno elettorale. Insieme a Sabella sono stati rinviati a giudizio altri cinque imputati. Sono: Domenico Lombardo, 25 anni, di Favara, Salvatore Montalbano, 25 anni, di Favara, Calogero Principato, 26 anni, di Agrigento, Giuseppe Scavetto, 49 anni, di Casteltermini e Antonio Scorsone, 53 anni di Favara.