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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

Cosa Nostra ha un crescente numero di adepti, manca però il leader capace di garantire la governance

La relazione del primo semestre 2017 della Direzione investigativa antimafia di Agrigento ha fatto emergere una delle principali criticità di "famiglie" e mandamenti

Cosa Nostra vive momenti di forte criticità ed è, di fatto, in continua evoluzione. Ha un numero massiccio di adepti, ma non significa che vi siano persone capaci di gestire la cosiddetta "governance": ossia che vi siano mafiosi capaci di prendere decisioni. Ad illustrare i dettagli della relazione del primo semestre 2017 della Direzione investigativa antimafia di Agrigento è stato il dirigente della stessa Dia: il vice questore aggiunto Roberto Cilona. 

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"C'è una comunità criminale, che è prevalentemente e quasi esclusivamente Cosa Nostra, che, per sopravvivere, ha necessità di un territorio, di adepti e regole. Elementi che sono soddisfatti pienamente in Cosa Nostra che ha un territorio criminale, che è circoscritto da famiglie e mandamenti, ha i suoi adepti e ha delle sue regole. La criminalità organizzata Agrigentina - ha spiegato il vice questore aggiunto Roberto Cilona - è caratterizzata da una forte adesione alle tradizioni e lo si evince anche dalle recenti operazioni di polizia. C'è, però, una dicotomia tra la presenza di un numero consistente di adepti e una crisi di governance. Gli adepti sono tanti, si prestano a servire o a iniziare questa loro professione criminale, ma ciò non significa che siano in grado di gestire la governance a livello decisionale. E questo è un punto di criticità fortissimo che sta vivendo Cosa Nostra". 

La Stiddra sopravvive e non è più in contrasto con Cosa Nostra 

"La classica bipartizione tra Cosa Nostra e Stiddra, oggi, diventa evanescente. Il crimine organizzato ha la necessità di individuare camere di regia in grado di mantenere una determinata capacità operativa e conseguentemente si allea. Nel caso Agrigentino, l'entità prevalente, quella più forte, tende ad assorbire le altre. Sicuramente Cosa Nostra - ha sottolineato il dirigente della Direzione investigativa Antimafia - è la più forte ed ha assorbito gran parte di quella che un tempo era la Stiddra". 

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