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Mafia, maxi blitz nella notte: decapitata la consorteria agrigentina

Quarantanove fermi di polizia giudiziaria emessi dai pm della Dda di Palermo. Il blitz, che ha riguardato diversi comuni tra cui Siculiana, Porto Empedocle e Sambuca di Sicilia, avrebbe decapitato l'attuale consorteria mafiosa con il potere nella provincia di Agrigento

Quarantanove fermi di polizia giudiziaria sono stati eseguiti questa notte dalla squadra Mobile di Agrigento, in collaborazione con il Commissariato di Porto Empedocle e dello Sco, nell'ambito di una maxi operazione antimafia nell'Agrigentino denominata "Nuova cupola". Il blitz, che ha riguardato diversi comuni tra cui Siculiana, Porto Empedocle e Sambuca di Sicilia, avrebbe decapitato l'attuale consorteria mafiosa nella provincia di Agrigento. Nuove leve, boss emergenti, gente già ben conosciuta e non, che si è fatta avanti all'indomani dell'arresto di Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina per ricostruire la scena mafiosa provinciale.

Operazione antimafia, le catture nella notte

 
Tra i fermati, a Porto Empedocle anche Fabrizio Messina, fratello dell'ex boss Gerlandino. A Sambuca di Sicilia i poliziotti hanno catturato, invece, Leo Sutera - professore, già condannato per mafia nell'ambito dell'operazione "Cupola" - che era stato recentemente scarcerato. In manette anche un agente di polizia penitenziaria di Siculiana, Maurizio Bellavia, e gli imprenditori di Porto Empedocle Tuttolomondo, Guarraci e Traina.
 
Il provvedimento di fermo è stato sottoscritto dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo Vittorio Teresi e dai sostituti Rita Fulantelli e Emanuele Ravaglioli.
 
Sono tuttora in corso le ricerche volte a rintracciare Antonio Orlando, 55 anni di Baucina, e Stefano Alessandro Rizzo, 36 anni di Santa Elisabetta.
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