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Mafia Santa Margherita di Belice

Blitz antimafia "Icaro", la Mobile arresta altre tre persone

I ricorsi per Cassazione proposti dagli indagati sono stati rigettati dalla Suprema Corte che ha confermato i provvedimenti del Riesame

Operazione antimafia "Icaro". Altre tre persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Agrigento e Palermo, rispettivamente coordinate da Giovanni Minardi e Rodolfo Ruperti. Si tratta di di Pietro Campo di Santa Margherita Belice, 64 anni; Ciro Tornatore, 81 anni, di Cianciana e Vincenzo Marrella, 42 anni, di Montallegro, ritenuti responsabili - a vario titolo - di associazione a delinquere di stampo mafioso e detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento.

Un obbligo di dimora è stato emesso, invece, a carico di un catanese, resosi responsabile di furto aggravato in concorso. 

I tre arresti rappresentano la terza fase dell'operazione "Icaro" eseguita, con 13 misure cautelari, il 2 dicembre del 2015. Il 26 maggio scorso vennero, invece, eseguite altre 9 misure cautelari. Le 22 misure cautelari, a carico di altrettanti indagati, furono notificate a persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, riciclaggio, danneggiamenti, detenzione illegale di armi da fuoco e relativo munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata dall’uso delle armi, tentato omicidio.

L'indagine è stata diretta dai Pm della Dda Rita Fulantelli, Emanuele Ravaglioli, Claudio Camilleri e Bruno Brucoli coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia. La Procura distrettuale aveva chiesto anche per i tre indagati l'emissione della misura della custodia cautelare in carcere, richiesta che, però, non era stata accolta dal Gip di Palermo. Contro la decisione del Gip, la Procura ha fatto ricorso al tribunale del Riesame che giudicò fondati gli elementi raccolti ed applicò ai tre la misura della custodia cautelare in carcere. I ricorsi per Cassazione proposti dagli indagati sono stati rigettati dalla Suprema Corte che ha confermato i provvedimenti del Riesame.

Pietro Campo e Ciro Tornatore sono stati ritenuti, fino al 2013, - ha ufficialmente ricostruito la Questura di Agrigento - esponenti di primo piano, a livello provinciale, di Cosa Nostra. Entrambi erano già stati arrestati nel 2002, nell’ambito dell’operazione "Cupola", nel corso di un summit mafioso organizzato per l’elezione dell’allora capo provincia di Cosa Nostra Maurizio Di Gati.  

Gli arrestati sono stati portati alla casa circondariale di contrada Petrusa. 

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