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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia

"E' socialmente pericoloso", chiesta sorveglianza speciale per gregario del clan Massimino

Secondo la Questura, il trentaduenne Giuseppe Messina - arrestato nell'operazione Kerkent - deve essere sottoposto alla misura di prevenzione

“Va posto un freno alla sua pericolosità sociale”. Il questore di Agrigento propone la sorveglianza speciale per il trentatreenne Giuseppe Messina, arrestato il 4 marzo dell’anno scorso nella maxi operazione antimafia “Kerkent” che ha disarticolato il clan mafioso che sarebbe stato gestito dal boss Antonio Massimino.

Messina, in particolare, è accusato di averlo collaborato nella gestione del narcotraffico che, secondo quanto sostiene la Dia, sarebbe stato messo in piedi per finanziare la cosca. La Questura, adesso, ritiene che, sulla base di questa e altre vicende giudiziarie nelle quali è stato coinvolto, emerga un profilo di pericolosità sociale da contenere attraverso una misura di prevenzione personale.

Si tratta di un provvedimento, operativo dopo la scarcerazione, che impone alcune restrizioni come l’obbligo di restare in casa negli orari serali, l’obbligo di dimora e il divieto di frequentare pregiudicati. L’udienza, davanti al tribunale di Palermo, è stata fissata per il prossimo 30 giugno. I giudici decideranno al termine di un’udienza in contraddittorio fra la Procura e la difesa che sarà rappresentata dall’avvocato Salvatore Pennica. 

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