rotate-mobile
Mafia

Mafia, l'inchiesta "Nuova Cupola": depositate motivazioni dell'appello ter

Quaranta giorni dopo il dispositivo, i giudici rendono nota la sentenza e aprono i termini per l'ennesimo ricorso in Cassazione

Quaranta giorni dopo il dispositivo, i giudici della seconda sezione della Corte d'appello di Palermo hanno depositato le motivazioni del verdetto – il terzo di secondo grado – emesso nell'ambito dell'inchiesta "Nuova Cupola" che ha disarticolato, col blitz del 26 gennaio del 2012, il nuovo organigramma mafioso della provincia di Agrigento. Otto le condanne che, a partire da adesso, potranno essere impugnate per la terza volta in Cassazione.

Escluse alcune aggravanti: ecco la sentenza di appello ter

La Corte ha escluso alcune aggravanti e le pene, nel complesso, sono state riviste al ribasso rispetto al precedente appello. Confermata la condanna a 3 anni per Leo Sutera, 68 anni, di Sambuca di Sicilia fermato il 29 ottobre con una nuova accusa di associazione mafiosa perche', secondo i pm, avrebbe voluto fuggire nel timore di un aumento di pena.

Confermato l'arresto di Leo Sutera e di tre presunti fiancheggiatori

Il processo ha accertato il suo ruolo di capo di Cosa Nostra agrigentina. Il palmese Francesco Ribisi, 36 anni, ritenuto il numero due di Cosa Nostra e' stato condannato a 11 anni e 10 mesi. Il braccio destro di Ribisi era Giovanni Tarallo, 33 anni, di Santa Elisabetta. La pena, per lui, è di 12 anni e 2 mesi. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mafia, l'inchiesta "Nuova Cupola": depositate motivazioni dell'appello ter

AgrigentoNotizie è in caricamento