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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mafia Castrofilippo

"Appalti truccati per favorire imprese vicine alla mafia", investigatori contro dirigente Utc

A rivelarlo è stato il pentito di Racalmuto, Maurizio Di Gati. Le accuse, nei confronti dell'ex dirigente dell'ufficio tecnico, sono state confermate in aula dai carabinieri

“Dal 2001 al 2010 al Comune di Castrofilippo vincevano sempre le stesse imprese, in molti casi però non avevano neppure i requisiti per parteciparvi”. Il capitano dei carabinieri Massimo D’Andrea e il maresciallo Alessandro Bovo confermano in aula le accuse nei confronti dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico del paese, il geometra Vincenzo Manzone, adesso settantacinquenne, rinviato a giudizio per l’accusa di turbativa d’asta con l’aggravante dell’avere favorito la mafia. Manzone, difeso dagli avvocati Antonino Gaziano e Salvatore Manganello, avrebbe favorito tre imprenditori nell’aggiudicazione di alcuni lavori.

A rivelarlo è stato il pentito di Racalmuto, Maurizio Di Gati, di cui il pubblico ministero della Dda Maria Teresa Maligno ha chiesto l’audizione che è stata programmata per il prossimo 24 aprile. “Nella predisposizione delle procedure per l’affidamento – ha spiegato in particolare il luogotenente Bovo – c’erano evidenti anomalie. Per evitare di procedere a una gara informale, che prevedeva una serie di modalità ad evidenza pubblica, si invitavano solo cinque imprese. Con il risultato che vincevano sempre le stesse, in realtà nella maggior parte dei casi non avevano neppure i requisiti per partecipare”.

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