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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

"Racket mafioso ai danni di due imprenditori", riparte in appello processo a boss e "braccio destro"

Il 26 febbraio sarà ridiscussa la sentenza che ha assolto Antonio Massimino e condannato a 4 anni Liborio Militello

Il 26 febbraio davanti alla quarta sezione penale della Corte di appello: riparte in secondo grado il processo a carico del boss Antonio Massimino, 49 anni, arrestato l’8 novembre del 2016 fa per l'ennesima volta con l'accusa di avere imposto il racket a due noti costruttori agrigentini, e del suo presunto braccio destro Liborio Militello, di un anno più grande.

In primo grado, lo scorso 19 aprile, il gup di Palermo, Fabrizio Molinari, ha deciso l’assoluzione di Massimino e la condanna di Militello a quattro anni di reclusione. Sia i pm della Dda Claudio Camilleri e Alessia Sinatra che i difensori, gli avvocati Salvatore Pennica e Giovanni Castronovo (il primo di Massimino e il secondo di Militello) hanno impugnato il verdetto e la vicenda sarà, adesso, interamente ridiscussa. 

Al centro del processo, svolto con rito abbreviato, tre episodi di racket mafioso ai danni degli imprenditori Ettore e Sergio Li Causi, padre e figlio, noti costruttori agrigentini. 

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