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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia Porto Empedocle

Mafia e droga, il pg insiste: "C'era un'associazione"

Il magistrato chiede di produrre cinque sentenze che proverebbero il legame che unisce gli imputati del processo scaturito dall'inchiesta "Hardom 2". Si tratta di uomini vicini al boss Gerlandino Messina

Il sostituto procuratore generale Rita Fulantelli insiste e chiede la produzione di cinque sentenze che proverebbero "l'esistenza di una vera e propria associazione a delinquere". La difesa - in particolare l'avvocato Salvatore Pennica, difensore del boss Fabrizio Messina - si oppone anche perchè "si sta celebrando un processo con rito abbreviato e non sono ammesse altre prove": alla fine i giudici della Corte di appello, davanti al quale si celebra il processo scaturito dall'inchiesta "Hardom 2", che ha disarticolato un giro di droga legato ad ambienti mafiosi, hanno preso tempo: la decisione sarà presa il primo marzo.

Il magistrato che rappresenta l'accusa aveva già chiesto sette condanne dagli 8 ai 16 anni di reclusione. Il pg aveva chiesto di annullare il verdetto di primo grado che assolveva i sette imputati, tutti di Porto Empedocle. Sedici anni di reclusione erano stati proposti per l’empedoclino Fabrizio Messina, 41 anni, attualmente in carcere dopo avere rimediato una nuova condanna per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “Nuova Cupola”.

Stessa richiesta di pena per il suo presunto braccio destro, Raimondo Macannuco, 35 anni. Dieci anni e otto mesi per Bruno Pagliaro, 26 anni, anch’egli arrestato nell’operazione “Nuova Cupola” con l’accusa di associazione mafiosa ma assolto pure in quella circostanza. Otto anni ciascuno sono stati proposti per gli altri quattro imputati: Salvatore Lombardo, 28 anni, Giancarlo Buti, 28 anni, Giuseppe Antonio Patti, 39 anni, e Calogero Noto, 36 anni. 

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