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Giovedì, 18 Aprile 2024
Mafia

Mafia e droga, la maxi operazione "Kerkent": il braccio destro del boss resta in carcere

Inammissibile il ricorso della difesa di Liborio Militello, ritenuto il principale collaboratore del capomafia Antonio Massimino: provvedimento confermato pure per presunto affiliato del narcotraffico

Ricorso inammissibile: Liborio Militello, 52 anni, presunto braccio destro del capomafia Antonio Massimino, personaggio chiave della maxi operazione "Kerkent" che il 4 marzo ha disarticolato, con 34 arresti, la nuova famiglia mafiosa di Agrigento e i componenti del giro di narcotraffico che Massimino avrebbe messo in piedi per finanziarlo, resta in carcere.

La Cassazione, alla quale si era rivolto il suo difensore, l'avvocato Giovanni Castronovo, ha confermato il provvedimento del tribunale del riesame che aveva annullato, solo parzialmente, l’ordinanza del gip nei suoi confronti ritenendo che vi fossero i gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione mafiosa ma che non fosse, allo stato, sufficientemente provato che avesse  avuto un ruolo direttivo in seno a Cosa Nostra.

Stesso esito per il ricorso per un altro indagato dell’operazione “Kerkent”. Si tratta di Giuseppe Tornabene, 35 anni, di Agrigento, accusato di essere un componente dell’organizzazione dedita al narcotraffico mafioso: secondo gli inquirenti avrebbe fatto anche da autista a Massimino in una trasferta palermitana organizzata per acquistare un carico di droga. 

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