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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia Campobello di Licata

"Era a capo della famiglia mafiosa", chiesti 15 anni per il cugino di Falsone

Il pg Giuseppe Fici: "La sentenza di assoluzione di Gioacchino Angelo Middioni va ribaltata"

"Angelo Middioni era a capo della famiglia mafiosa di Campobello dal 2004 al 2013, la sentenza di primo grado va ribaltata". Il sostituto procuratore generale di Palermo, Giuseppe Fici, chiede la condanna a 15 anni di reclusione per il quarantaduenne cugino del boss Giuseppe Falsone, accusato dai pentiti Maurizio Di Gati e Giuseppe Sardino di avere gestito, su incarico del parente che per anni è stato a capo delle cosche della provincia, il clan del paese. "Le dichiarazioni di Sardino sono state riscontrate da Di Gati - ha sottolineato Fici - e non c'è alcun dubbio che Middioni, contrariamente a quanto è scritto nella sentenza di primo grado, ha diretto la famiglia mafiosa di Campobello dopo essere stato scarcerato la prima volta".

Middioni, in primo grado, il 3 dicembre 2015, è stato assolto dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni. 

L'avvocato Giovanni Castronovo, difensore di Middioni, ha replicato al pg sostenendo che "le dichiarazioni dei due collaboratori di giustizia hanno un'unica fonte e, quindi, non sono riscontrate come prevede il codice. Inoltre quello che emerge dal racconto di Sardino, in realtà, è solo un rapporto di natura personale e parentale con Falsone ma mai un contributo effettivo all'associazione mafiosa". 

Il 13 giugno, dopo le eventuali repliche di pg e difesa, i giudici emetteranno la sentenza. 

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