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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

Traffico di droga e abigeato con la regia di Cosa Nostra, in 40 davanti al gup

Il pm chiede di produrre tre verbali del collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta

Inizia subito con un protagonista scontato l’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta “Proelio” che avrebbe smantellato un traffico di droga e furti di bestiame sotto l’egida delle famiglie mafiose delle province di Agrigento e Ragusa. Il processo a carico di quaranta imputati è iniziato ieri davanti al gup di Catania Giovanni Cariolo. Nella lista anche il neo collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta. L’ex capomafia di Favara ha deciso di saltare il fosso poco più di un mese fa dopo essere finito in carcere nell’ambito dell’operazione “Montagna”.

Ieri, come ampiamente ipotizzabile, il pm Valentina Sincero ha chiesto di produrre tre verbali di interrogatorio del collaboratore di giustizia. Nell’ambito dell’indagine, peraltro, è spuntato un altro collaborante. 

Si tratta di Carmelo Battaglia, 42 anni, presunto affiliato della famiglia mafiosa di Comiso che con le sue rivelazioni ha aperto anche ampi squarci con riferimento alle posizioni degli indagati agrigentini. La richiesta di produzione del pm ha fatto slittare l’udienza perché i difensori (gli agrigentini sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Barba, Francesco Carrubba, Antonino Gaziano e Vincenza Gaziano) hanno chiesto un termine per esaminare i verbali. L'operazione, eseguita dai carabinieri, è scattata il 6 giugno dell’anno scorso. Gli agrigentini arrestati sono: Francesco Fragapane, 38 anni, di Santa Elisabeta, figlio di Salvatore, capo mafia di Agrigento degli anni Novanta; Roberto Lampasona, 41 anni, di Santa Elisabetta; Antonino Mangione, 38 anni, di Raffadali; lo stesso Giuseppe Quaranta, 50 anni, di Favara e Girolamo Campione, 40 anni, residente a Burgio. 

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