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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Licata

Il deputato e il farmacista, quante telefonate per chiedere favori: "Puoi fare assumere in banca questo ragazzo?"

Angelo Lauria, arrestato nell'operazione "Halycon", e Carmelo Pullara si scambiavano richieste di cortesie per figli, amici e mogli

Il deputato chiama il farmacista, ritenuto pienamente organico alla famiglia mafiosa di Licata, per raccomandargli l’assunzione di un amico nella banca dove aveva l’incarico di componente del collegio dei probiviri . La richiesta invertita, qualche giorno più tardi, arriva per la moglie del farmacista con potenti influenze nel mondo dell’economia. Da una parte Angelo Lauria, “uomo d’onore riservato” - secondo l'accusa -, arrestato nell’operazione “Halycon” e dall’altro Carmelo Pullara, dirigente della sanità e deputato regionale che, nei giorni scorsi, ha smentito gli inquirenti negando di essere massone e spiegando di essere finito “nel tritacarne mediatico per una vicenda di cui non conosco i contorni”.

Agli atti dell’inchiesta anche alcune intercettazioni, recentissime, fra Pullara e Lauria che provano – secondo i pm della Dda Geri Ferrara e Claudio Camilleri – uno scambio di favori. 

“L’uomo d’onore riservato Angelo Lauria (rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Di Peri), ad ennesima dimostrazione della pervasività dell’infiltrazione di Cosa Nostra - si legge negli atti dell’inchiesta -, ha intrattenuto, come risulta dalle attività di indagine svolte, frequenti privilegiati diretti rapporti con il deputato regionale Carmelo Pullara, tanto da essere chiamato da quest’ultimo “fratello”. Infatti, il 21.5.2019 l’onorevole Pullara telefonava a Lauria, che riveste ad oggi la carica di componente del collegio dei probiviri della Banca Popolare Sant’Angelo di Licata, richiedendone l’interessamento al fine di trovare presso la banca una sistemazione lavorativa ad un soggetto non menzionato ma dal politico appellato quale “amico nostro”. 

E non finisce là. “Il 26.5.2019 - scrivono i pm - era Lauria a contattare l’esponente politico cui richiedeva un intervento immediato al fine di garantire immediate cure al proprio figlio che aveva avuto un incidente stradale”.

Il 21 giugno 2019 Lauria contattava nuovamente Pullara richiedendo un suo intervento questa volta in favore della propria moglie, dipendente dell’Asp (“Carmeluccio scusami…ti avevo chiamato per una cortesia…Carmè…siccome sento mia moglie e la sento un pochino giù sicuramente là in ufficio le fanno…tu la consigli sempre per il meglio…”) ricevendo immediate rassicurazioni da parte di Pullara.

L'intervento dell'avvocato Giuseppe Di Peri

"E' tutto frutto di una costruzione accusatoria che deve passare al vaglio di tre gradi di giudizio. I giudici verificheranno se ci sono responsabilità o meno - ha spiegato l'avvocato Giuseppe Di Peri che si occupa della difesa dell'indagato Angelo Lauria - . Le telefonate, dal punto di vista obiettivo, sono solo dirette ad aiutare un povero cieco in cerca di lavoro o sono sulla necessità di trasferire la moglie di Lauria. Dinamiche - ha proseguito il legale Di Peri - che sono, quindi, del tutto estranee a tematiche criminali o delinquenziali. Si tratta semmai di richieste legittime e meritevoli di apprezzamento, non stiamo parlando di favori alla mafia, stiamo parlando di assumere un cieco". 

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