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Mafia Favara

La faida sull'asse Belgio-Favara con 4 morti e un ferito: accertamenti in laboratorio pure su un crocifisso

La Dda di Palermo dispone altri esami in laboratorio a "caccia" di tracce: inchiesta a una svolta?

Nuovi accertamenti biologici disposti dalla Dda nell’ambito dell’inchiesta per l’agguato fallito ai danni del favarese Carmelo Nicotra, 36 anni, avvenuto il 23 maggio del 2017, in via Torino, a Favara. L’inchiesta, di fatto, ha una trattazione comune con le altre che sono state avviate per fare luce sulla lunga scia di sangue sull’asse Favara-Belgio che ha già portato a quattro omicidi e un agguato fallito. Il pm della Dda Calogero Ferrara, che insime ai colleghi Claudio Camilleri e Alessia Sinatra coordina i vari procedimenti, ha disposto degli accertamenti “non ripetibili di tipo biologico” su un paio di jeans e su un crocifisso sequestrati nell’ambito dell’indagine.

L’obiettivo è quello di riuscire a individuare una traccia che possa collegare gli indagati ai numerosi fatti di sangue che si sono verificati sull’asse Favara-Belgio. Le operazioni, alle quali potranno partecipare consulenti di parte e difensori, sono in programma il 21 ottobre nel laboratorio di genetica forense del Gabinetto regionale della Polizia di Stato. Gli ultimi, in ordine di tempo, a finire sotto inchiesta sono stati i favaresi Francesco Di Benedetto, 28 anni, e Michelangelo Bellavia, 30 anni. 

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