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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Favara

Droga e criminalità, il neo pentito Quaranta: "I 'paraccari' devono chiedere a Cosa Nostra"

"Un gruppo se ha i soldi si gestisce da solo il traffico indipendente da Cosa Nostra, cui non deve pagare nulla. Solo che se uno ha bisogno, loro gli devono dare la roba per cederla a terzi"

"L'unica famiglia mafiosa presente a Favara è di Cosa Nostra". Lo ha chiarito, ai magistrati della Dda di Palermo, il neo collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta. Il cinquantenne ha iniziato a collaborare con la giustizia dopo l'arresto, dello scorso 23 gennaio, nell'ambito dell'inchiesta antimafia denominata "Montagna".

Le confessioni: "Mi volevano ammazzare, temevano che collaborassi con la giustizia"

"Ci sono altri gruppi criminali – ha spiegato Quaranta - che noi chiamiamo 'paraccari', che hanno un capo e un sottocapo. Questi gruppi non hanno lo stesso potere di Cosa Nostra. Se devono fare attività criminali devono chiedere a noi di Cosa Nostra".

Per quanto riguarda la gestione dei traffici di droga - un tempo principale motivo di contrasto nella mafia tradizionale tanto che si arrivò alla nascita della Stidda -Quaranta ha spiegato: "Un gruppo se ha i soldi e si va a comprare la droga si gestisce da solo il traffico indipendente da Cosa Nostra, cui non deve pagare nulla. Solo che se uno di Cosa Nostra ha bisogno, loro gli devono dare la droga per cederla a terzi". Quindi, nessuna autorizzazione o "pizzo", semplicemente una sorta di diritto di prelazione sulla merce da vendere.

Il declino di Quaranta prima di pentirsi 


 

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