Estorsioni mafiose, niente notifica: imputato tornerà libero
Liborio Militello, 50 anni, presunto braccio destro del boss Antonio Massimino l'8 novembre sarà scarcerato per decorrenza dei termini
La notifica al cinquantenne Liborio Militello, accusato insieme al boss Antonio Massimino, di estorsione e tentata estorsione con metodo mafioso ai danni di due imprenditori, non è stata rinnovata dopo il cambio di difensore e quindi tornerà libero per scadenza dei termini.
L'avvocato Giovanni Castronovo lo ha eccepito questa mattina in aula, in occasione dell'apertura dell'udienza preliminare, e il gup di Palermo, Fabrizio Molinari, ha accolto la richiesta di restituzione degli atti al pm con la conseguenza che i termini di custodia cautelare scadranno inevitabilmente il 9 novembre, un anno e un giorno dopo l'arresto.
Estorsione con metodo mafioso, chiesto rinvio a giudizio di Massimino e Militello
Il termine scade, infatti, se entro un anno dalla misura cautelare non si arriva al rinvio a giudizio o all'ammissione al giudizio abbreviato. Considerato che dalla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini la difesa ha venti giorni di tempo per chiedere un interrogatorio non ci sono più i tempi tecnici per evitare la scarcerazione.
I due indagati avrebbero tentato di imporre il racket, anche attraverso l'imposizione di un'assunzione, a due imprenditori.