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Martedì, 16 Aprile 2024
Mafia Licata

Due mafiosi e un massone ci mettono una "buona parola", il medico precario ottiene il contratto

Giovanni Mugnos e il farmacista Angelo Lauria chiedono al funzionario regionale, "maestro venerabile", di fare assumere una professionista loro amica all'ospedale

Mafia e massoneria mobilitate per fare assumere un giovane medico all'ospedale Papardo di Messina. E' quanto ha accertato, fra le altre cose, l'inchiesta "Halycon" che ha disarticolato la famiglia mafiosa di Licata svelando anche gli intrecci con le logge segrete.

Al centro di questa vicenda tre delle sette persone finite in carcere nell'operazione del Ros, scattata all'alba di mercoledì. Si tratta del funzionario della Regione siciliana, Lucio Lutri, "gran maestro venerabile" di una potente loggia massonica palermitana, del farmacista Angelo Lauria e dell'imprenditore Giovanni Mugnos.
"Nel corso dell’attività investigativa - scrivono i pm Geri Ferrara e Claudio Camilleri nel provvedimento di fermo - emergeva che Lucio Lutri si adoperava con successo, sempre tramite i suoi contatti massonici, su richiesta di Mugnos e Angelo Lauria, affinchè venisse rinnovato il contratto a tempo determinato presso l’pspedale Papardo di Messina alla dottoressa T.L., fidanzata di tale Calogero Carmina, figlio di Luigi Carmina".

Gli inquirenti aggiungono: "Onde meglio cogliere la rilevanza dell’interessamento richiesto a Lutri al riguardo, occorre considerare che Luigi Carmina risulta avere effettuato, per il tramite di Mugnos, numerosi incontri riservati con il capomafia Giovanni Lauria ed al suo riguardo lo stesso Mugnos, nel corso di un colloquio avente ad oggetto interamente questioni di natura chiaramente mafiosa, rilasciava dei commenti sintomatici della sua affidabilità, definendolo come uno che “viene da quella scuola ma ora è spaventato e sono tutti fermi... ora tutti fermi sono ... quella scuola non cammina più..Giò... quella scuola”.

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