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Martedì, 16 Aprile 2024
Mafia Camastra

Traffico illecito di rifiuti, cinquanta indagati: nomi "eccellenti" nella lista

Dopo il sequestro della struttura e di alcuni beni, la Direzione distrettuale antimafia chiude l'indagine: sotto inchiesta Venturi, Campione e l'ad di Reti ferroviarie italiane

Rifiuti speciali di ogni tipo, anche pericolosi, smaltiti illecitamente nella discarica di Camastra: dopo il sequestro della struttura e dei beni di alcuni indagati, scattato lo scorso dicembre, i pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Geri Ferrara e Francesco Gualtieri hanno fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini, atto che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Cinquanta gli indagati fra persone fisiche e giuridiche.

"Smaltivano rifiuti speciali in discarica", scatta sequestro

Nella lista ci sono diversi “big” come l’imprenditore Marco Venturi, legale rappresentante del laboratorio di analisi Sidercem, accusato di avere redatto delle certificazioni non veritiere per consentire al titolare di uno stabilimento di conferire nella discarica di Camastra dei rifiuti che non potevano essere smaltiti. E poi ancora l’attuale presidente di Girgenti Acque, Marco Campione e il suo predecessore Giuseppe Giuffrida, oltre all’amministratore delegato di Reti ferroviarie italiane, Maurizio Gentile: secondo i pm avrebbero smaltito illecitamente dei rifiuti nella discarica di Camastra ricorrendo al solito ipotizzato sistema: la falsificazione delle analisi sul campione.

Innanzitutto fra gli indagati ci sono i responsabili della società “A&G” che gestisce il sito: il presidente Donato D’Angelo, il direttore tecnico Calogero Alaimo, il consigliere Salvatore Alaimo, il presunto direttore tecnico “di fatto” Alfonso Bruno e Pasquale Di Silvestro, assunto con lo stesso incarico. Nella lista anche l’amministratore delllo studio chimico ambientale Giuseppe Daniele Pistone; gli amministratori dell’impresa “Fratelli Cultrera”, Giuseppe, Antonio e Massimo Cultrera e una serie di imprenditori, titolari di attività che avrebbero conferito illecitamente nella discarica: Carmelo Parrino, Salvatore Bonafede, Francesco Ippedico, Massimo Barbieri, Francesco D’Alema, Giuliano Costantini, Giuseppe Bono, Gaetano Rubino, Anna Maria Rosso, Settimio Guarrata (raffineria di Gela), P. B., Raffaele De Leonardis, Salvatore Mazzotta, Fabio Borsellino, Maria Grazia Di Francesco, Giuseppe Panseri, Stefano Panseri, Tindara Maria Rita Paratore, Angelo La Placa, Antonio D’Amico, Lorena D’Amico, Vincenzo Venturi, Francesca Di Gaetano e Gerlando Piparo: quest’ultimo è un funzionario della Provincia regionale accusato di corruzione per avere assicurato dei “controlli di favore” a D’Angelo e Alaimo in cambio di un provino come portiere col Lanciano a un amico. Nella lista anche alcune società alle quali si contesta un illecito amministrativo: la stessa A&G, lo studio chimico ambientale, Fratelli Cultrera, Bonafede Srl, Enimed, Fincantieri, Girgenti Acque, Raffineria di Gela, Rete ferroviaria italiana, Cipro Gest, Despe e La Placa Angelo Srl. Fra i reati contestati, il traffico illecito dei rifiuti, il falso e la corruzione.

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