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Blitz "Montagna", la Dda fa ricorso in Cassazione per i 28 scarcerati

L’operazione risale alla fine di gennaio e le prime decisioni del Riesame alla metà di febbraio: solo in questi giorni però sono state depositate le motivazioni

I magistrati della Dda di Palermo hanno presentato, e in serie, i ricorsi in Cassazione. Procura e tribunale del Riesame ai ferri corti - secondo quanto riporta oggi il Giornale di Sicilia - in merito ai 28 scarcerati su 63 dell'operazione antimafia "Montagna". Mancano in alcuni casi i gravi indizi di colpevolezza, in altri non ci sarebbe la motivazione autonoma del Gip e dunque l’ordinanza di custodia è nulla, sostengono i diversi collegi del Riesame che si sono occupati dei ricorsi degli indagati: in sostanza in qualche caso ci sarebbe stato il classico "copia e incolla" della richiesta di custodia cautelare presentata dalla Procura, senza un vaglio da parte del giudice. Falso, ribattono i Pm della Dda Gery Ferrara, Claudio Camilleri e Alessia Sinatra, tant’è che per giustificare la bocciatura di un’ordinanza "non motivata", i giudici impiegano pagine e pagine: un dato ritenuto contraddittorio e in contrasto con i principi della logica giuridica.

L’operazione "Montagna" risale alla fine di gennaio e le prime decisioni del riesame alla metà di febbraio: solo in questi giorni però sono state depositate le motivazioni e solo ora i pm hanno potuto rivolgersi alla Cassazione, per motivi di legittimità. 

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