Blitz "Kerkent", il Gip: "Violenza sessuale, ingiurie e insulti ad una donna"
Antonio Massimino e Gabriele Miccichè avrebbero utilizzato anche un'arma "esibendo una pistola ed insultando la vittima"
C'è anche un caso di violenza sessuale tra i reati contestati ad Antonio Massimino, arrestato all'alba di oggi dalla Dia nell'ambito dell'operazione "Kerkent" che ha portato in carcere 34 persone. Antonio Massimino e Gabriele Miccichè, anche lui arrestato, sono accusati di avere costretto una donna, R.F. "a subire, con violenza e minaccia, atti sessuali", scrive il gip nell'ordinanza cautelare. I due avrebbero costretto la donna, compagna di un acquirente di una auto risultato insolvente, a restare per oltre otto ore in un magazzino "privandola della sua libertà" insieme con il proprio compagno.
Mafia, spaccio, armi e sequestro di persona per estorsione: scatta l'operazione Kerkent: 32 arresti
I due avrebbero utilizzato anche un'arma "esibendo una pistola ed insultando la donna" con frasi ingiuriose, elencate nella misura cautelare, tra le altre "tua madre è una pu...a e lo stesso sei tu".
Inoltre sono accusati di avere "palpeggiato con forza sulle gambe, sul sedere e sulla vagina" la donna "baciata anche sulla bocca, ripetutamente e con violenza, strofinandole il pene, dopo essersi denudato, sul sedere". In quelle ore Massimino era sottoposto alla sorveglianza speciale, come specifica anche il gip.