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Sabato, 20 Aprile 2024
Mafia

"Aggressione con pistola in mano e colpi di casco in testa", due a processo

Gli imputati sono Gaetano Licata, 34 anni, in carcere per mafia dopo la condanna nell'operazione "Nuova Cupola" e Alessandro Sottile, 27 anni

Il trentaquattrenne Gaetano Licata, di Villaseta, condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa nell'ambito dell’operazione “Nuova Cupola” con l’accusa di essere un affiliato della cosca di Porto Empedocle, finisce ancora a processo. Licata, insieme all'agrigentino Alessandro Sottile, 27 anni, è accusato di avere minacciato un parente con una pistola.

La vittima, peraltro, sarebbe stata pure brutalmente picchiata con un colpo di casco alla nuca da Sottile. L’episodio è avvenuto il 28 maggio del 2012, poco meno di un mese prima dell’operazione “Nuova Cupola” che ha disarticolato le nuove famiglie mafiose della provincia. Da allora Licata, visto che l’ordinanza di arresto è stata confermata e la condanna a 10 anni di carcere per associazione mafiosa è stata identica in tutti i gradi di giudizio, si trova in carcere per scontare la pena. Il processo, dopo due cambi di giudice dovuti a trasferimento e assenza per maternità, inizierà il 14 marzo davanti al giudice monocratico Antonio Genna. Sottile è accusato di lesioni personali aggravate e Licata di minaccia grave. 

I difensori (gli avvocati Davide Casà, Salvatore Cusumano e Giovanni Castronovo) non hanno chiesto riti alternativi e il processo si celebrerà in dibattimento. 

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