Si tuffa in mare e raggiunge a nuoto la costa, immigrato salva 32 connazionali
Giunto sulla terraferma, per un manciata di minuti, si è aggirato con aria smarrita ma poi è riuscito a trovare quello che cercava: la caserma dei carabinieri
E' riuscito a raggiungere la costa a nuoto. Si è aggirato, smarrito, per un manciata di minuti, ma poi è riuscito a trovare quello che cercava: la caserma dei carabinieri. Ed al piantone che gli ha aperto la porta ha detto malamente, ma comunque facendosi capire, che in mare, alla deriva, c'era un barcone e che a bordo c'erano i suoi compagni di viaggio. E' accaduto tutto nella notte fra giovedì ed ieri.
E' scattato, naturalmente, l'allarme ed in mare è uscita la motovedetta della Guardia costiera di Lampedusa che, per un caso fortuito, si trovava ancorata a Linosa. I militari della Guardia costiera non ci hanno messo molto ed hanno avvistato e poi abbordato la piccola "carretta del mare" carica di immigrati. Il traino del barcone verso la banchina del porticciolo è stato semplice. Ed a Linosa, all'alba, sono sbarcati 32 sedicenti tunisini, fra i quali due donne e due minorenni.
Un piccolo gruppo di migranti che, di fatto, deve la vita a quel connazionale coraggioso, un giovane, che s'è gettato in mare e vedendo le luci della costa ha raggiunto la terraferma a nuoto ed è poi riuscito a lanciare l'allarme. I migranti sono stati, già ieri mattina, trasferiti, con la motovedetta della Guardia costiera, all'hotspot di Lampedusa.
