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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

L'isola con 0 contagi attende l'estate, Cristina Errera: "La mia gente ha grande dignità, ma sarà difficile"

L'economia di Linosa gira intorno al turismo, ma quest'anno non sarà facile. Abbiamo intervistato una delle titolari delle più rinomate strutture ricettive del posto

Esiste un posto dove, in piena emergenza Coronavirus, non ha registrato nessun contagio? Si. Quel posto non è altro che Linosa. Piccola isola dell’Agrigentino che sta gestendo l’emergenza come meglio può. Linosa, non ha un ospedale, ma ha soltanto una guardia medica e tanta buona volontà.

L’economia dell’isola vulcanica ruota intorno al turismo estivo. Non l’esodo dei grandi posti di movida, ma un turismo di nicchia e per lo più abituale. Abbiamo intervistato Cristina Errera, linosana doc e titolare di una rinomata struttura ricettiva dell’isola.

L’estate 2020 di Linosa, il turismo e la paura dei contagi. “Sarebbe azzardato adesso fare ipotesi - dice Cristina ai microfoni di AgrigentoNotizie. I numeri di quest’anno secondo il mio punto di vista saranno ancora più ristretti. Il nostro turismo, secondo me, ne risentirà parecchio. C’è una sostanziale differenza tra aprire un centro abitato e un’isola senza neppure un ospedale. Bisogna essere attenti a tutto. Non possiamo sottovalutare niente, lo dobbiamo fare per il bene della nostra gente. Aprire tutto? Ok, ma Linosa è un’altra cosa. Dobbiamo capire - aggiunge Cristina Errera - di che turismo stiamo parlando. Laddove ci fossero le condizioni giuste noi siamo pronti a ripartire. Io, ad esempio, ho congelato tutte le prenotazioni. Chi ama Linosa, viene ogni anno. Il nostro è un turismo di nicchia”.

Quanto danno può causare l’assenza del turismo estivo all’economica dell’isola? “Noi viviamo in funzione dell’estate. In inverno lavoriamo affinché ci si possa trovare pronti per la bella stagione. Abbiamo un turismo diverso da tutti gli altri. Chi viene qui sa cosa trova, ovvero un’oasi in mezzo al mare. Linosa si è ritaglia, con impegno, un turismo di nicchia. I nostri turisti provengono dalle Regioni più colpite dal Coronavirus. Questa era la gente che anche quest’anno avrebbe scelto la nostra isola. Noi stiamo vivendo giorno per giorno, anche il pronosticare non è semplice, viene davvero difficile pensare a come potrebbe essere la nostra estate. I linosani siamo gente che non mollano mai. Non c’è soltanto il turismo, ma anche gente che coltiva lenticchie e capperi, tutto questo era un introito importante che oggi sta venendo bene. Noi lavoriamo in estate, molti prenotano le vacanze con largo anticipo”.

E sui disagi dell’isola, Cristina risponde così. "L’emergenza sanitaria di questi mesi ha solo illuminato dei problemi che vanno avanti da diverso tempo. Linosa ha dei disagi che tutti sanno. Spero che la Regione, almeno questa volta, ne tenga conto. I linosani hanno un grande pregio, sanno tirare avanti e resistono. La nostra isola sotto il profilo istituzionale è eroica. I miei concittadini hanno una grande dignità. Non saranno mesi facili, lo sappiamo tutti. Ma dobbiamo andare avanti, come abbiamo sempre fatto, facendo leva sulle nostre forze. Quando parlo di disagi faccio appello a una miglioria sui trasporti, ma anche ad un presidio sanitario importante. Qui non si sta parlando della donna che ha una frattura e quindi viene trasportata negli ospedali di Palermo o Agrigento, avere un contagiato da Covid 19, qui sarebbe totalmente diverso. Nessuno deve ignorare i problemi dell’isola, iniziamo davvero ad essere stanchi, è come tenere un elefante dentro una piccola stanza”.

Le temperature favorevoli di Linosa potrebbero giovare ad una stagione ben più lunga. "Nella migliore delle ipotesi qui fino ad ottobre le temperature sono dalla nostra parte, La nostra speranza è che si abbia il tempo di programmare fino a settembre e ottobre. Ovviamente mancheranno anche i turisti di Lampedusa, ovvero persone che si fermano qui per fare delle escursioni. Chi approda qui, anche solo per un giorno, trova spazio nei nostri ristoranti o fa un giro in barco, sono introiti che mancheranno”.

Cristina Errera è una linosana con il sogno grande di diventare un magistrato, ma che ha stravolto i suoi piani per l’odore del mare della sua isola.

"Il mio piano B, ovvero restare a Linosa, è diventato pian piano, il mio piano A. Quando appartieni ad un territorio così complicato e così particolare, te lo porti dentro. Ovunque tu sia, sei sempre figlia di Linosa. Ogni linosano va via con il pensiero che tornerà. Se i giovani del posto non apprezzano ciò che hanno, rischiamo di azzerarci. Sono partite ed ho viaggiato, ma poi la domanda nella mia testa era sempre la stessa: dove vado? Io vivo in paradiso. La mia idea di casa è potenziata da una bellezza senza fine”.  

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