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Cronaca Licata

"Sferra una coltellata al compagno della madre": arrestato per tentato omicidio

Il ventenne è stato portato alla casa circondariale "Pasquale Di Lorenzo". L'aggredito è finito al pronto soccorso dove i medici gli hanno suturato la ferita riportata alla nuca

Pare che non riuscisse ad accettare la relazione fra la mamma e quell’uomo. Pare che le sfuriate fossero all’ordine del giorno o quasi. Lunedì pomeriggio, però, s’è rischiata una tragedia. Al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata è arrivato, con una brutta ferita alla nuca, un ventisettenne. Era stato appena  accoltellato. I medici dell’ospedale di Licata si sono, naturalmente, subito mobilitati nel prestare le necessarie cure sanitarie, ma sono stati anche allertati – è la procedura ad esigerlo – i carabinieri. E i militari dell’Arma, nel giro di pochissimo, sono riusciti ad arrestare il presunto aggressore. A finire al carcere “Di Lorenzo” di Agrigento – con la pesantissima accusa di tentato omicidio – è stato un ventenne.

Il riserbo degli investigatori è fitto. Anzi di più. Pare però che, all’interno di un’abitazione dell’immediata periferia di Licata, lunedì pomeriggio, sia all’improvviso divampata l’ennesima discussione fra il ventenne, che non riuscirebbe a “digerire” la relazione della madre con quell’uomo, e il ventisettenne. La lite si sarebbe fatta abbastanza animata e ad un certo punto – stando all’accusa formalizzata dai carabinieri e dalla Procura della Repubblica di Agrigento – il ventenne avrebbe afferrato un coltello e avrebbe sferrato contro l’altro una coltellata. La tragedia non s’è appunto, e per fortuna, consumata solo perché la mamma del ragazzo si sarebbe messa in mezzo.

E’ scattata, naturalmente, la corsa verso il pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” dove i sanitari hanno subito tamponato la ferita alla nuca e applicato i necessari punti di sutura. Il ventisettenne è stato, poi, naturalmente, sottoposto a tutti i necessari accertamenti medici. Diagnosticando una prognosi di circa 10 giorni, salvo complicazioni, l’uomo è stato poi dimesso dalla struttura ospedaliera. Nel frattempo, però, i carabinieri della compagnia di Licata, intervenendo in ospedale, hanno ricostruito subito l’accaduto e sono riusciti a rintracciare il presunto aggressore del ventisettenne. Il giovane è stato, dunque, arrestato. L’accusa formalizzata a suo carico è stata quella di tentato omicidio. Dopo le formalità di rito, il ventenne è stato trasferito – dagli stessi carabinieri – alla casa circondariale di contrada Petrusa ad Agrigento dove dovrà rimanere in attesa dell’udienza di convalida. 

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