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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Licata

"Non fornì falso alibi a carabiniere indagato di rapina", assolta moglie di un collega

Silvana Cantavenera, 45 anni, era accusata di falsa testimonianza: secondo il giudice "il fatto non sussiste"

Assoluzione perché il fatto non sussiste: secondo il giudice dell’udienza preliminare Alessandra Vella, Silvana Cantavenera, 45 anni, di Licata, non fornì alcun falso alibi al collega del fidanzato carabiniere che, in quel momento, era indagato per rapina. La sentenza è stata emessa ieri mattina dopo che lo stesso pubblico ministero Antonella Pandolfi, all'udienza precedente, aveva concluso la sua requisitoria sollecitando un verdetto di non colpevolezza. 

Il pm: "Non fornì falso alibi, l'imputata va assolta"

“È venuto a trovarci nel nostro alloggio la sera, poco prima delle 21, mentre in tv andava in onda Striscia la notizia. Era tornato dalla Calabria e ci ha portato la nduja”. Questa la versione riferita dalla donna al pm durante le indagini. Se fosse stato vero, sarebbe stato del tutto incompatibile con l’ipotesi che in quel momento il militare Andrea Mirarchi, 40 anni, originario della Calabria ma in servizio alla stazione di Palma, collega del compagno della donna, Giuseppe Federico, era in una casa ad Aragona a rubare con due complici. In un diverso troncone dell’inchiesta erano accusati degli stessi fatti lo stesso Federico e i fratelli Francesco e Calogero Burgio, 30 e 40 anni: il difensore, l’avvocato Santo Lucia, ha prodotto la sentenza di assoluzione dei tre. 

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