La lapide dedicata a Giovanni Paolo II "accerchiata" dal degrado, è tempo di indignazione
L'ex consigliere comunale Marcello La Scala: "Un luogo benedetto dal beato pontefice lasciato all'abbandono. Mi offro volontario per pulire tutto"
L'emblematica lastra di marmo è ancora integra. Venne collocata nel giorno della beatificazione di papa Giovanni Paolo II per ricordare che, il 2 novembre del 1964, nella chiesetta di Santa Gemma, in via Imera, l'allora arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla vi celebrò tre messe. Ma vi sostò anche e benedisse gli agrigentini, nel giorno della sua visita alla Diocesi, il 9 maggio del 1993. La lastra di marmo che ricorda quei momenti è però attorniata attorniata dal disastro: erba alta, anzi altissima, che "abbraccia" lo sbarrato ingresso ad una struttura che dovrebbe essere privata.
Ad indignarsi, stamani, dopo aver visto l'indecoroso scenario, è stato Marcello La Scala, ex consigliere comunale dei Cinque Stelle. "Vergogna - ha scritto - . Togliete quella lastra di marmo, un luogo benedetto dal beato Giovanni Paolo II, lasciato all'abbandono, al degrado. Mi offro volontario per pulire tutto" - ha aggiunto con slancio - .