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Cronaca Lampedusa e Linosa

Stipendio arretrato ad alcuni netturbini, resta lo stato d'agitazione

Gli operatori ecologici oggi garantiranno i cosiddetti servizi essenziali

Oggi garantiranno i servizi essenziali. Sono i 16 netturbini in servizio a Lampedusa. Operatori ecologici che venerdì e ieri - per reclamare il pagamento delle 4 mensilità arretrate e della quattordicesima - sono stati in sciopero. 

Netturbini in sciopero per 2 giorni, Lampedusa sommersa dai rifiuti

Il sindaco di Lampedusa Totò Martello pare che all’inizio della prossima settimana sarà in Regione per cercare di sbloccare i soldi che devono arrivare al Comune delle Pelagie.

“Quando i lavoratori, nelle scorse settimane, hanno dato mandato alla Usb di proclamare una giornata di sciopero, a seguito del mancato pagamento di quattro mensilità e di quattordicesima, le aziende che operano a Lampedusa hanno immediatamente promesso agli operatori ecologici il pagamento di due stipendi – ha ricostruito, ieri, Aldo Mucci, i passaggi della vertenza - . Il giorno dopo lo sciopero, i lavoratori, non tutti, hanno ricevuto una mensilità e non due come promesso. Si ha notizia – spiega il sindacalista Aldo Mucci - che sono stati pagati i lavoratori di Iseda e Seap. Nel frattempo, lo scorso 12 giugno sono stati proclamati altri due giorni di sciopero: quello di ieri (venerdì ndr.) e quello di oggi (ieri ndr.) e l’astensione dallo straordinario fino al 30 giugno. Si tratta, in questo caso, di uno sciopero indetto regolarmente con  comunicazione alle aziende, al sindaco e per conoscenza alla commissione di garanzia sciopero di Roma e alla Prefettura di Agrigento.Soltanto oggi (ieri ndr.) – prosegue Aldo Mucci - alcuni lavoratori hanno ricevuto il secondo mandato di pagamento. Si ha notizia che sono stati pagati i lavoratori di Iseda e Seap. Nonostante la domenica sia considerata giornata di straordinario, i lavoratori garantiranno i servizi essenziali. Ci auguriamo che a fine mese - conclude il responsabile della Usb, citando l’articolo 36 della Costituzione - vengano pagate le restanti mensilità, altrimenti i lavoratori si fermeranno ancora una volta”.

Soltanto quando tutti gli operatori ecologici incasseranno la seconda mensilità promessa, le imprese dovranno pagare – sempre come arretrati – gli stipendi di aprile e maggio e la quattordicesima.

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