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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Pesce puzzolente e locale abusivo, scatta il maxi sequestro: denunce e sanzioni

Su un'area demaniale sarebbe stato creato abusivamente un punto di rivendita di alimenti e bevande. Sigilli anche alle attrezzature, stimate in circa 200 mila euro 

Tre commercianti sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Sono state elevate sanzioni per circa 35 mila euro ed è scattato il sequestro anche per un locale - che si occupava della rivendita di alimenti e bevande - su un'area demaniale di circa 80 metri quadrati sul lungomare Luigi Rizzo. Sequestrati, perché in cattivo stato di conservazione, anche ben 400 chili di pesce: pesce spada, tonno e crostacei. Sono questi i numeri che compongono, in parte, il bilancio del maxi controllo realizzato - negli ultimi giorni - dai carabinieri della stazione di Lampedusa e da quelli del Nas di Palermo fra ristoranti, alberghi, bar, panifici, pizzerie, depositi all'ingrosso di prodotti ittici e commercianti ambulanti della più grande delle isole Pelagie. 

Ben 18 le attività controllate dai militari dell'Arma con l'obiettivo di tutelare il diritto alla salute e il rispetto delle normative igienico sanitarie nel settore alimentare ed ittico . E nell'ambito di queste verifiche ed ispezioni è scattato il sequestro di una rivendita di alimenti e bevande - realizzata su un'area demaniale di 80 metri quadrati - con le relative attrezzature collocate, sul lungomare Luigi Rizzo. Sull'area demaniale sarebbe stato creato abusivamente un punto di rivendita di alimenti e bevande. La stima delle attrezzature sequestrate è di circa 200 mila euro. 

Ad un venditore ambulante di conserve vegetali, sorpreso in via Roma, è stato effettuato il sequestro penale oltre 90 chili di prodotti e conserve vegetali: olive e capperi in salamoia e funghi sott’olio, detenute in cattivo stato di conservazione, nonché il sequestro amministrativo di oltre 20 chili di prodotti vegetali privi della documentazione attestante la tracciabilità. Ad un ristorante, i militari dell’Arma hanno sequestrato penalmente 30 chili di prodotti ittici e crostacei detenuti in cattivo stato di conservazione; ad un altro ristorante della zona di Cala Croce  è stato effettuato il sequestro di 30 chili di pesce e crostacei privi della documentazione attestante la tracciabilità; in un deposito all’ingrosso di prodotti ittici è stato effettuato il sequestro di un quintale e mezzo di tonno privo della documentazione attestante la tracciabilità; in uno stabilimento di trasformazione ittico conserviero è stato operato il sequestro amministrativo di 40 chili di alimenti: origano e lenticchie rosse privi della documentazione attestante la tracciabilità. E ancora in un altro ristorante sono stati sequestrati 60 chili di pesce spada privo della documentazione attestante la tracciabilità; in alcune pizzerie e ristoranti, inoltre, i carabinieri hanno riscontrato carenze igienico sanitarie ed inadeguatezze strutturali; in un ristorante sito in contrada Madonna è stato inoltre accertato - rendono noto dal comando provinciale dei carabinieri di Agrigento - che l’esercizio di ristorazione era svolto oltre il termine consentito dalla licenza stagionale.

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