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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

E' ripresa la raccolta dei rifiuti, l'Usb: "Nessuno si preoccupa dei netturbini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Da circa 10 anni, i lavoratori operatori ecologici di Lampedusa, ricevono lo stipendio con ritardi cronici che variano da 4 a 6 mesi. Il tutto nella totale indifferenza di sindaci che si sono succeduti nel tempo. L’unico baluardo a difesa di questa categoria di lavoratori è lo sciopero. Sciopero “legato da assurde normative che impediscono al lavoratore di manifestare la disperazione, il dramma di intere famiglie mono reddito. Il caso eclatante di Lampedusa, dove 16 lavoratori attendono lo stipendio ormai da 4 mesi. Da 10 anni si ripetono puntualmente gli incontri attorno a tavoli prefettizi. Anni di rimpalli di responsabilità e soliti ritornelli: le aziende non hanno soldi per pagare  i lavoratori, in quanto il Comune a sua volta non ha versato i ratei come da contratto. Il Comune dichiara di non avere ricevuto nessun “bonifico” da parte della Regione.

Quando attorno ad un tavolo insiste tale ragionamento, è evidente che alla fine non si “centra” alcuna soluzione. Allora scatta la rabbia dei lavoratori. Solo allora si appannano le norme che regolamentano lo sciopero. Ai lavoratori non puoi parlare di “franchigia” dettata da una precisa normativa che dice: luglio e agosto niente scioperi. I lavoratori, le loro famiglie non comprendono il perché devono continuare a lavorare senza percepire un euro. E’ duro spiegare ai lavoratori che se non vai a lavorare (senza soldi) ti precettano. E’ duro da spiegare ai lavoratori che la commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, legge dello Stato Italiano fondato sul lavoro, ti nega il diritto di “campare” con dignità. Credo sia arrivato il momento di cambiare le regole che formalizzano contrattualmente tali rapporti. Crediamo che in in primo luogo debba essere  garantita la dignità del lavoratore. 

La figura istituzionale del sindaco deve farsi carico delle esigenze nascenti in determinati settori. Nel nostro caso, quello dei lavoratori operatori ecologici. Una amministrazione non può, in un tavolo istituzionale come quello della Prefettura, indicare soltanto la “via” della precettazione dei lavoratori. I sindaci possono avvalersi di tutti gli strumenti a loro disposizione per adempiere ai loro doveri istituzionali. Non possiamo dimenticare che nella legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 viene riformata la parte della Costituzione riguardante il sistema delle Autonomie Locali e dei rapporti con lo Stato. La riforma ha comportato la revisione degli articoli 114-133 della Carta Costituzionale. In particolare, il nuovo testo dell’art. 114 dispone che la Repubblica è costituita da strutture paritetiche, senza distinzione tra livelli gerarchici: Comuni, Province, Città, Regioni e Stato. 

Uno dei compiti più delicati di un’amministrazione comunale che produce gli effetti più visibili è la gestione dei rifiuti e del decoro urbano, cioè la pulizia delle strade e degli altri luoghi pubblici, parchi e monumenti di competenza comunale. Un compito che và attenzionato sotto ogni profilo, sia gestionale che economico. Attorno alla spazzatura si sono spese e continuano a spendersi pensieri vari. Il nuovo governo regionale continua a  “fraseggiare” sulla “questione spazzatura”:  “Sono vent’anni che in Sicilia si rincorre l’emergenza rifiuti. Per uscirne presto e bene serve il concorso di tutti: Regione, Comuni e cittadini. Ribadisce il presidente Musumeci. Ed ancora aggiunge l’assessore regionale al ramo, Alberto Pierobon “Facciamo appello ai sindaci di avvalersi di tutti gli strumenti a loro disposizione per adempiere ai loro doveri istituzionali, come la Regione sta facendo in ordine alle proprie responsabilità”.

La cosa che stranizza è che nessuno pensa agli spazzini del palcoscenico della munnizza, dove gli attori principali, i lavoratori, son passati in secondo piano. Noi, non spegneremo mai le luci, continueremo a sostenere la giusta causa degli operatori ecologici di Lampedusa.

Aldo Mucci
USB Esecutivo Regione Sicilia

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