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Cronaca Lampedusa e Linosa

"Appalti truccati", spuntano legami con la massoneria

Il pubblico ministero Salvatore Vella deposita in udienza le lettere di convocazione in loggia per dimostrare "legami grigi". Fra gli associati segreti anche due noti avvocati

Non solo legami di presunte tangenti e speculazioni illecite ma anche di fratellanza massonica. Il pubblico ministero Salvatore Vella, ieri pomeriggio, dopo diverse ore di udienza, produce le mail contenenti le “convocazioni in loggia” dell’ingegnere Giuseppe Gabriele, ex dirigente dell’Utc di Lampedusa, dell’architetto Gioacchino Giancone e persino di due avvocati, uno dei quali compone il collegio difensivo del processo.

“È un dato rilevante – ha spiegato il pubblico ministero – perché dimostra che fra gli imputati c’erano dei legami oscuri che rafforzano la tesi dell’accusa dell’esistenza di un’associazione a delinquere”. Un’altra udienza decisamente movimentata al processo sulla presunta "cricca" di Lampedusa dove sono imputati in venticinque.

La Procura ipotizza l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere “promossa, organizzata e diretta” dall’ex sindaco Bernardino De Rubeis, dall’ex dirigente dell’Ufficio tecnico Giuseppe Gabriele e dall’ex consulente Gioacchino Giancone. Nella lista degli imputati anche imprenditori e privati presunti corruttori. Il pm Vella contesta l’associazione a delinquere, la corruzione, il falso, la truffa, l’abuso di ufficio, la turbativa d’asta e l’abusivismo edilizio. 

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