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Cronaca Lampedusa e Linosa

Peschereccio affondato a Lampedusa: operazioni di bonifica in mare

Panni respingenti e fogli assorbenti per rimuovere il carburante disperso ieri. Guardia costiera al lavoro per scongiurare il disastro ambientale

La guardia costiera, in stretta collaborazione con la marineria di Lampedusa, per prevenire danni ambientali ha collocato dei panni respingenti e sta impiegando dei fogli assorbenti per rimuovere parte del gasolio che è fuoriuscito dal peschereccio affondato, al porto commerciale di Lampedusa, nella notte fra mercoledì e giovedì. 

Chiazze di carburante, dopo il recupero dell'imbarcazione, avevano, infatti, fatto scattare l'allarme. E tutti si sono subito mobilitati. Secondo una prima ispezione subacquea - rende noto la capitaneria di porto - è stata esclusa la rottura delle casse di carburante

Le operazioni, coordinate dal capo del compartimento marittimo di Porto Empedocle, proseguiranno anche nella giornata di oggi e saranno impiegati circa 100 metri di panne galleggianti e fogli assorbenti trasferiti da Porto Empedocle a Lampedusa con il traghetto di linea "Sansovino". 

Per scongiurare l'inquinamento, un mezzo aereo della guardia costiera effettuerà, inoltre, pattugliamento e monitoraggio dell'intero tratto di costa; le operazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni. È stata avviata una indagine per accertare le cause che hanno portato all'affondamento del motopesca. Il comandante è stato diffidato dall'autorità marittima "ad adottare urgentemente ogni misura per eliminare gli effetti dannosi e a prevenire il pericolo di danni ambientali, nonché a provvedere, in tempi brevi, alla rimozione dell'unità affondata".  

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