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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Open Arms, i migranti sono esasperati: cinque di loro si gettano in mare per provare a fuggire

"Non riusciamo a contenere la loro disperazione" commentano dalla Ong. Intanto sfuma la possibilità che la nave possa raggiungere la Spagna, che aveva offerto un porto: non ci sarebbero le condizioni di sicurezza necessarie

Cinque dei 107 migranti che sono ancora - dopo 17 giorni - sulla Open Arms, per protesta, si sono gettati in mare: davanti cala Francese a Lampedusa. A recuperarli, immediatamente, sono stati gli attivisti della stessa Ong spagnola. I 5 uomini sono stati nuovamente soccorsi e riportati sulla nave che resta a circa 150 metri dalla costa.

"Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare, mancano le parole. Siete dei vigliacchi", è il commento della Ong che ha condiviso un breve video dei soccorsi con i cinque migranti in mare con addosso un giubotto salvagente che sono stati rapidamente raggiunti da alcuni componenti dell'equipaggio e rimessi in salvo. "17 giorni di sequestro di persona - continuano -. Sono giorni che lo diciamo. Il Tar ha sospeso il divieto e disposto l'assistenza immediata delle persone. L'Europa e le sue istituzioni non esistono più".

I minori non accompagnati fanno rotta verso la terra ferma

Intanto diciannove dei 27 migranti minorenni sbarcati ieri sera dalla Open Arms domattina lasceranno l'hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa, e verranno trasferiti - con il traghetto di linea - a Porto Empedocle dove giungeranno in serata. Dal porto verranno poi accompagnati, come sempre avviene per gli immigrati minorenni, in una struttura protetta. Resteranno invece all'hotspot gli altri 8 giovani che, una volta sbarcati dalla nave della ong spagnola, si sono dichiarati maggiorenni.

Open Arms: "Miserabile chi ci usa per fare propaganda"

I migranti hanno trascorso la loro prima notte sulla terraferma all'interno della struttura, dopo 16 giorni vissuti sul ponte della Open Arms ancora ferma alla fonda davanti cala Francese.  Per gli otto di loro che, come ha reso noto ieri sera il ministro dell'Interno Matteo Salvini, hanno poi dichiarato di essere maggiorenni si procederà adesso verosimilmente ad effettuare controlli medici e radiodiagnostici (che vengono regolarmente fatti in situazioni di questo tipo) per verificare se la versione raccontata dagli otto sia vera oppure no. Per quanto ad oggi non esista un metodo scientifico certo che consenta di individuare esattamente l'età, in genere l’accertamento avviene attraverso una valutazione delle ossa del polso, per quanto il margine di errore sia sempre di circa 2 anni. Distinguere un 17enne da un 18enne è quindi impossibile. La possibilità che chi si dichiara oggi maggiorenne sia però invece un minore è da tenere in considerazione, perché a monte ci potrebbe essere il tentativo di sfuggire all'attuale sistema di gestione dei migranti, che prevede una tutela meno facile da eludere proprio per i minori non accompagnati rispetto agli adulti.

Sbarcano 27 minori non accompagnati, conclusa ispezione della Procura

Stando a quanto finora noto, nel gruppo dei 27 sbarcati il più piccolo avrebbe 14 anni, mentre gli altri tutti tra i 16 e i 17 anni. Secondo il responsabile del poliambulatorio dell'isola, Francesco Cascio, le loro condizioni sono buone. "Tant'è - spiega - che all'arrivo in banchina sono stati visitati dallo staff medico e non avendo alcuna patologia sono stati condotti all'hotspot di contrada Imbriacola".

La Spagna offre un porto, la Ong: "Impossibile in queste condizioni"

Per quanto riguarda invece la situazione dei 107 migranti in attesa di sbarcare insieme ai componenti dell'equipaggio, al momento non ci sono aggiornamenti. La Procura della Repubblica di Agrigento non ha ancora adottato provvedimenti dopo il sopralluogo condotto a bordo, e, verosimilmente, non ha rilevato condizioni tali da dichiarare nell'immediato la sussistenza di un'emergenza sanitaria. Un fatto accolto in modo sprezzante dal ministro Salvini, il quale su Twitter ha scritto: "Malati immaginari, minorenni immaginari, emergenze sanitarie immaginarie... La Ong OpenArms e i suoi complici stanno raggiungendo il massimo del ridicolo, gli Italiani sono buoni ma non fessi". Intanto pare che il Governo spagnolo, dopo 18 giorni di attesa da parte della Ong, si sia dichiarato pronto a consentire lo sbarco al porto di Algeciras."Ho indicato che il porto di Algeciras sia abilitato per ricevere OpenArms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Ue" ha detto il presidente del governo spagnolo Pedro Sancez. "Chi la dura la vince - commenta Salvini in una diretta social -. Il premier spagnolo ha dato l'indicazione di un porto perché Salvini è brutto e cattivo e responsabile di tutto. Sono in modalità zen non rispondo a minacce ed insuilti".

Dalla Ong arriva però il "niet" alla proposta del governo spagnolo: "Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, un ordine del tribunale a favore e 6 paesi disposti a ospitare, vuoi che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni in più, verso Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?" si chiede il capitano Oscar Camps. "La Ong spagnola rifiuta il porto offerto dalla Spagna! Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare??? Io non mollo, l’Italia non è più il campo profughi d’Europa" è invece il commento di Matteo Salvini.

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