Naufragio davanti a Lampedusa: recuperate 13 salme, è stata la strage delle donne
All'appello dovrebbero mancare 15 persone circa. Fra i dispersi vi sarebbe una donna con la sua bambina di appena 8 mesi: lo racconta la sorella della vittima che è sopravvissuta e si trova all'hotspot
Sono tutte di donne le salme recuperate - al momento sono 13 - dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza dopo il naufragio di stanotte a circa 6 miglia da Lampedusa. A coordinare le operazioni investigative, legate alla strage, è il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, arrivato sull'isola con la polizia. La Procura della Repubblica di Agrigento ha già aperto un fascicolo - contro ignoti - per naufragio e omicidio plurimo colposo.
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È stata effettuata una ispezione cadaverica - esterna - alla presenza anche del magistrato che, a bordo di una vettura della polizia di Stato, ha lasciato il molo Favaloro per trasferirsi alla caserma della Guardia costiera. Sulla "carreta del mare" c'erano circa 50 persone, 22 i migranti salvati nelle fasi concitate dai soccorsi. Tra i dispersi ci sarebbero anche 8 bimbi e due donne in stato gravidanza.
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Sempre fra i dispersi vi sarebbe, stando a quanto viene ricostruito dai superstiti: e a parlare è la sorella e zia delle vittime, anche una bambina di appena 8 mesi con la sua mamma. Ora si trova all'hotspot e racconta tra le lacrime l'inferno vissuto nella notte. All'appello dovrebbero mancare 15 persone circa.