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Cronaca

Lav, conclusa la campagna invernale a Lampedusa: "Torneremo con altre iniziative"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Volge al termine la settimana che ha visto LAV impegnata sul campo a Lampedusa, dal 14 al 18 gennaio, per assicurare cure e interventi sanitari ai cani e ai gatti randagi dell’Isola.

L’intervento di microchippatura e sterilizzazione rivolto ai cani vaganti si è arricchito di un nuovo importante tassello che si aggiunge al progetto originario, ovvero, l’inizio del censimento delle colonie feline e la sterilizzazione dei gatti liberi presenti sul territorio.

“Un bilancio molto positivo – commenta Ilaria Innocenti, responsabile LAV area Animali Familiari, che ha coordinato l’intervento – sono state in tutto effettuate 51 sterilizzazioni, di cui 10 cani e 41 gatti, 11 cani sono stati microchippati e 15 sono stati visitati e curati dai veterinari. Le operazioni si sono svolte presso l’ambulatorio pubblico voluto e realizzato da LAV solo pochi mesi fa, primo ed unico presidio veterinario pubblico permanente sull’Isola, allestito con le strumentazioni acquistate dall’associazione. Agli interventi veterinari in senso stretto, va aggiunto l’inizio del censimento delle colonie feline: al momento sono state individuate 7 colonie, la cui presenza sull’isola viene in questo modo riconosciuta e tutelata, parificando lo “status” dei gatti che ne fanno parte a quello dei cani accuditi sul territorio e assicurando loro analoga attenzione e cura”.

Si tratta della quarta “missione” LAV a Lampedusa in soli sette mesi, realizzata in stretta collaborazione con il Comune di Lampedusa e Linosa, l’ASP veterinaria di Palermo e con l’associazione locale “Il cuore ha 4 zampe” (www.ilcuorehaquattrozampe.it). 

“Siamo soddisfatti del grande lavoro svolto in questi giorni – dichiara Ilaria Innocenti – sono risultati importanti che ci spingono a rilanciare il nostro impegno, a dimostrazione che prevenire e contrastare il randagismo è possibile, anche e soprattutto al Sud, grazie alla sinergia con il territorio e con le istituzioni. Un tipo di intervento di cui Progetto Isola è un modello esemplare e che ci auguriamo di replicare presto altrove”.

L’Associazione è infatti presente sul territorio italiano, intervenendo con progettualità mirate e anche nei casi di emergenza, grazie a 60 presidi, tra Sedi locali, Punti di riferimento e Gruppi attivi. Ne è un esempio, in questi giorni, l’azione della Sede LAV di Catania in risposta all’emergenza freddo in Sicilia: gli attivisti e i volontari si sono infatti mobilitati per soccorrere i randagi del territorio, fornendo cure, cibo, coperte e riparo.

La storia di Betty, finita in canile e tornata il libertà grazie a un progetto pilota del Comune di Biancavilla in collaborazione con LAV, quella di Pippo, abbandonato in campagna ma che grazie alle cure su strada è diventato la mascotte del quartiere, e quella di Milo, da anni in attesa del suo compagno umano che l’ha lasciato solo… per lui i volontari  LAV hanno costruito una cuccia e ogni giorno lo rifocillano, di cibo e carezze, sono solo alcune delle storie dei cani di quartiere, o liberi e accuditi, di cui i volontari LAV si prendono cura ogni giorno, in tante città del Sud Italia. Un altro importante lato della lotta al randagismo che vede l’associazione impegnata costantemente sul territorio, nelle strade e nelle sedi istituzionali.

“LAV si avvale di un approccio sinergico e collaborativo, di cui il progetto sviluppato a Lampedusa è un esempio di successo – conclude Ilaria Innocenti – reso possibile grazie al prezioso apporto del Sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, dei volontari dell’associazione “Il cuore ha 4 zampe”, e di altri volontari impegnati sul territorio, dell’ASP di Palermo e di tutti i veterinari intervenuti, che ringraziamo”.

Per assicurare continuità a Progetto Isola, LAV sarà a Lampedusa con una nuova missione in primavera, che prevedrà degli interventi nelle scuole, e due settimane di intervento sul campo nel periodo estivo.

Per sostenere il progetto, seguirne i progressi, contribuire al mantenimento e alla gestione dei cani liberi e accuditi sul territorio, o adottarne uno: www.lav.it/campagne/emergenza-lampedusa.

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