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Cronaca Menfi

La Tanzania di don Saverio Catanzaro, il parroco: "Ecco la mia vita"

L'arciprete di Menfi, grazie a delle donazioni, ha realizzato ospedali e scuole e non ha intenzione di fermarsi

Si chiama don Saverio Catanzaro ha 80 anni ed è un prete missionario. Dal 2009 ad oggi ha realizzato quindici chiese, dieci ospedali e altrettante scuole. Come? Con il continuo sostegno degli ex parrocchiani e non solo. Don Saverio, secondo quanto si legge sull’edizione odierna del Giornale di Sicilia, almeno tre volte l’anno vola in Tanzania. “Io gli africani li aiuto in casa loro”. Dice l’arciprete. Nei giorni scorsi, da Menfi, è partito un grande container container attrezzature per aiutare gli agricoltori.

“Non faccio nulla di eccezionale – ha detto l’arciprete al Giornale di Sicilia -  aiuto le persone bisognose e le aiuto a casa loro. Questa missione è tutta la mia vita. Questo container che è partito da Menfi è stato fortemente voluto da me con la collaborazione del Rotary Club Menfi e di tutte le persone che hanno avuto a cuore questa iniziativa che si ripete ogni anno. Qui io celebro messe, sposo tante coppie, battezzo bambini, vado in giro a trovare materiale per costruire le scuole e le chiese. Tanti bambini, finalmente hanno un posto dove poter studiare, cantare, giocare e divertirsi. E poi gli ospedali. Ci sono piccoli ospedali dove in primis ci sono i pronto soccorso e poi i reparti di ostetricia. Stiamo lavorando per tanti altri reparti, per evitare di fare dieci ore di auto per poter arrivare ad un ospedale più vicino. Ci sono persone che non possono permettersi tutte queste ore e tanti purtroppo ci lasciano”.

Don Saverio ha 80anni e tanta voglia di fare e di aiutare l prossimo. L’uomo, che ha salvato tante vite umane, ma una su tutte è quella di una giovane ragazza. La giovane, che aveva perso l’occhio sinistro, rischiava anche di perdere il destro. Orfana di padre è rimasta con la mamma ad i suoi 4 fratelli. Lavorava nei campi, senza soste e con una paga misera. Regina, così si chiama la donna, era anche sopravvissuta alla malaria ed al tifo. Don Saverio doveva fare qualcosa e così ha deciso di aiutarla. Le ha procurato un passaporto ed il biglietto per l’Italia. Regina è stato accolta da diversi medici, ad ha subito un intervento. Ad operarla il primario Giovanni Saccone e Fabio Abate. L’equipe ha eseguito un intervento delicato di angioplastica. Regina, adesso  sta bene, ed anche grazie a padre Saverio si è laureata.

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