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Cronaca

Una scalata a mani nude, Samantha Cipolla: "Sono un architetto e lavoro in Germania"

Una città nuova, un mondo sconosciuto e la caparbietà di - nonostante le difficoltà - non mollare davanti a nulla. Il nostro volto della settimana è un'agrigentina doc

Sei un imprenditore, uno studente, un pizzaiolo o anche un "cervello" in fuga?  Abbiamo deciso di dare voce agli agrigentini fuori sede. Le loro esperienze, i loro racconti e le loro storie possono essere da esempio per chi ha voglia di tornare o anche di restare. Dedicheremo uno spazio settimanale, un focus che serva a raccontare le vite ormai lontane dall’ombra della Valle dei Templi. Un microfono aperto a tutti, una volta a settimana. Se un agrigentino fuori sede? Raccontati ad AgrigentoNotizie.

Il sole di casa può essere utile nelle notti fredde in Germania. L’ambizione di andare avanti, nonostante le difficoltà, la voglia di rendere solido un presente per affrontare a testa alta il futuro. Agrigento nelle vene, i sapori e gli odori di casa che d’un tratto sono tanto lontani. Tutto questo può spaventare, ma diventa la base solida sulla quale costruire una vita nuova. Il nostro volto della settimana si chiama Samantha Cipolla, è un giovane architetto che – senza paura – ha messo delle scarpe comode ed ha iniziato a percorrere una strada nuova, a volte tortuosa, poi giusta. La sua nuova vita in Germania, dentro un caos che ha fatto suo ed ha messo in ordine, tanto da non volere più andare via. Ambizioni, traguardi raggiunti, ed una scalata fatta davvero a mani nude. Ecco la storia di Samantha

Ciao Samantha, raccontaci la tua storia

Ciao a tutti. Vivo in Germania da 5 anni e sono un architetto. Prima di poter esercitare la mia professione qua in Germania ho svolto variati lavori come la cameriera o la commessa, perchè in quel periodo non ero a conoscenza della lingua tedesca. Devo ammettere che all´inizio non è stato facile riuscire ad ambietarmi in Germania, tutto mi sembrava difficile, troppe regole, tutto troppo. Nonstante ciò ho voluto provarci. Ho frequentato per 8 mesi un corso di tedesco a tempo pieno e nel weekend lavoravo come cameriera in un locale. Pian pianino ho iniziato a masticare un pò la lingua, poi è stato davvero tutto in discesa. Ho lavorato in un piccolo studio di architettura a Mannheim, a sud della Germania per un po di mesi e poi ho trovato un lavoro in una città vicina che si chiama Karlsruhe dove subito dopo aver fatto il colloquio mi hnno offerto un contratto a tempo indeterminato. E´ uno studio di architettura con due sedi in Germania con più di 150 dipendenti provenienti da ogni parte del mondo. Sono già passati 3 anni da quando lavoro qui e grazie all´esperienza acquista, sono riuscita ad iscrivermi all´albo degli architetti di baden Württemberg e sono diventata, da qualche mese, ufficialmente architetto a livello europeo. Io sono grata ed entusiasta dell´oppurtunità che mi sia stata data non appena assunta, nonostante allora non avessi molta esperiena e non avessi la padronanza della lingua, hanno subito creduto in me e adesso assumo all´ínterno del mio ufficio un ruolo di grande importanza. Ci occupiamo per lo più di progetti statali e abbiamo cosi tanto lavoro che siamo sempre alla ricerca di gente nuova con tanta voglia di lavorare. Per esempio proprio qualche giorno fa ho anche ricevuto un´offerta  dal consolato italiano di Stoccarda tramite la camera degli architetti tedesca, per far parte alla ristrutturazione di una parte della sede del consolato e questa proposta mi ha inorgoglito molto".

Perchè hai lasciato la tua città?

"Dopo essermi laureata sono tornata per due mesi nella mia amata Agrigento con la speranza ti poter riuscire a trovare un lavoro. In realtà non volevo per forza rimanere ad Agrigento, ma quanto meno in Italia, ma con il passare del giorni mi sono resa conto che stavo perdendo soltanto il mio tempo e da li la scelta di trasferirmi in Germania".

In cosa, secondo te, Agrigento dovrebbe migliorare?

"Agrigento è una città bellissima, la Sicilia è un´isola meravigliosa, piena di storia e cultura, ma purtroppo ha anche troppi nei. Mi spaice tanto ammetterlo, ma ci sono tante cose che cambierei. In primis vorrei che ci fossero piu´prospettive ed opportunità di lavoro per i giovani, sono loro il flucro di una città. Sono oloro che partecipano e contribuiscono a migliorarne il futuro. Non dico che bisogna essere costretti a scappare altrove per avere un lavoro stabile, ma purtroppo ad Agrigento sei 'costretto' a farlo. Mi piacerebbe anche che ci fosse molta piu´voglia di fare tra i giovani e che Agrigento potesse appoggiare e sostenere nuove proposte, nuove Idee solo così potrebbe arricchirsi. Un'altra cosa che vorrei che migliorasse sono i trasporti i pubblici, mi rendo conto che tutte le volte che torno a casa senza una macchina non posso minimante spostarmi, pensate che da quando vivo fuori non ho mai avuto l´esigenza di acquistare un'auto, proprio per l´efficienza dei mezzi pubblici".

Hai un consiglio per i giovani agrigentini?

"Ovviamente vorrei dire ai giovani agrigenti di non scappare subito aver compiuto gli studi, di provare a creare qualcosa che possa dargli  una stabilita economica e che magari possa anche arrichire la propria città, ma allo stesso tempo di darsi del tempo e qualora le cose non dovessero funzionare di intrapredere una nuova strada, di non avere paura di cosa ci sia oltre e di buttarsi, perchè solo cosi si cresce. Invito, chiunque. a seguire i propri sogni e a non accontentarsi. Io ho voluto fortemente fare l´architetto e per  poterlo fare sono dovuta andare via dalla mia città. Consiglio di non lamentarsi sempre che non c´e´lavoro, ma piuttostto di agire, di investire su stessi, di imparare le lingue, di viaggiare tanto, di aprirsi a nuove culture, di non essere bigotti e fermarsi alle prime difficoltà, di non pretendere di trovare subito il lavoro perfetto per il quale si ha studiato, all´inizio la gavetta è importante. Tutto ha il suo tempo, con la tenacia e la fatica si ottiene tutto io e io ne so qualcosa".

Cosa ti manca di Agrigento?

"Di Agrigento mi manca il mare, il calore della gente, vedere per strada  la gente sempre sorridente, il mio sole, la spontaneità e la non frenesia nelle vita quotidiana. Tutte le volte che ritorno a casa faccio un pieno di energia perchè, nonostante io viva da cosi tanti anni  fuori, la carica che mi da questa città non la troverò mai da nessun´altra parte. Ammiro tanto chi ha avuto il coraggio di restare nella propria terra e di cercare di lavorare tra alti e bassi.  Ammetto che a me questo coraggio è mancato, ma se penso a quello che ho raggiunto fino adesso sincermante non me ne pento affatto".

Sogni di tornare?

"Non so se vorrei tornare a vivere li. Sicuramente sono fiera della mie radici e ogni volta che riesco a tornare a casa è davvero per me una boccata d´aria. Allo stesso tempo sono consapevole, perà, che provare a lavorare li non potrebbe mai darmi le opportunità che ho in Germania e sarebbe come fare die passi indietro e io nella mia vita mi impegno per carcare di andare avanti nel miglior modo possibile. Sono davvero felice di ciò che ho costruito e ottenuto fino ad ora e invito tutti ad impegnarsi per poterlo essere davvero".

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