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Cronaca

L'inchiesta sull'appalto per la lavanderia all'Asp, il pm: "Niente abusi, va archiviata"

Indagati l'ex direttore generale Salvatore Lucio Ficarra e la dirigente del settore Cinzia Schinelli

L’affidamento del servizio è stato prorogato “per ben due volte in favore della società La Rosa senza rispettare le procedure previste dalla legge e peraltro con rialzo dei prezzi”. Tuttavia, “pur trattandosi di un caso sintomatico di mala amministrazione non è da ricondurre agli indagati la responsabilità del ritardo con cui si è proceduto alla gara”.

Per la Procura della Repubblica l’inchiesta, che ipotizza il reato di abuso di ufficio a carico dell’ex manager dell’Azienda sanitaria provinciale Salvatore Lucio Ficarra e del direttore dell’Unità operativa Provveditorato Cinzia Schinelli, va archiviata. All’origine dell’indagine, su cui si pronuncerà nei prossimi giorni il gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, l’affidamento del servizio di lavanderia per le strutture dell’Asp. Nell’attesa di procedere alla vera e propria gara di appalto, nel giugno di due anni fa, Ficarra, che quattro mesi fa ha lasciato la direzione dell’Asp con destinazione Ragusa, e la dirigente Cinzia Schinelli hanno proceduto ad affidare per sei mesi il servizio all’impresa La Rosa “per il tempo tecnicamente necessario alla definizione del procedimento di evidenza pubblica”.

Alla procedura partecipava l’impresa Tutonet srl che restava esclusa e presentava una denuncia in Procura. Dall’esposto ne è scaturita un’inchiesta che la Procura chiede adesso di archiviare. Il servizio, visto che le procedure per bandire la gara ritardavano, è stato prorogato per altre due volte. “Senza rispettare le procedure di legge”, sottolinea il pm Silvia Baldi che aggiunge: “Peraltro il prezzo è stato rinegoziato in aumento da 0,79 a 0,89 euro per ogni chilogrammo trattato”. Tuttavia, sebbene “sotto il profilo oggettivo”, sostiene il pm, ci sarebbero gli estremi per integrare il reato di abuso di ufficio, sotto il profilo soggettivo va evidenziata l’assenza di dolo. Per questo, secondo il pm Federico Panichi - che ha ribadito in aula la richiesta di archiviazione alla quale si è opposto il legale della Tutonet, l’avvocato Donato Grande – non ci sono gli estremi perché la vicenda approdi in aula per un processo.

Dopo avere ascoltato tutte le parti in udienza il gip Zammuto deciderà nei prossimi giorni se archiviare, disporre nuove indagini o mandarli a processo. 

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