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Cronaca

Servizio idrico, Konsumer incalza l'Ati: "Quando la nuova forma di gestione?"

L'associazione chiede di conoscere in quali tempi amministrativi si conta di individuare un nuovo gestore, che "non potrà che essere pubblico"

L'associazione dei consumatori "Konsumer", da sempre attenta ai temi del servizio idrico, con una nota formale ha sollecitato l'Assemblea territoriale idrica a trovare in tempi rapidi la quadra rispetto alla tanto auspicata - e annunciata - nuova forma di gestione.  Il coordinatore Giuseppe Di Miceli, infatti, contesta lo "stallo" dell'Ati "nel decidere quale forma di gestone del servizio nella provincia di Agrigento sia da approntare per il presente e il futuro" perché questo avrebbe arrecato "seri danni ai cittadini".  Una tesi confermata, a suo dire, durante l'incontro svoltosi in Prefettura il 15 febbraio scorso, quando è emerso che, ad esempio, Agrigento corre il pericolo si perdano le risorse stanziate per la nuova rete idrica e anche che San Biagio Platani, oggi retto da un commissario, non riesce a cedere le reti al gestore - per intervenire ad esempio sul proprio depuratore - perché appunto ci troviamo in una situazione di "vacatio" tra la risoluzione e l'individuazione di un nuovo gestore. "Preso atto che anche se giorno 21 febbraio il Tar dovesse accogliere il ricorso presentato dal gestore nei confronti dell’interdittiva ricevuta - scirve Di Miceli - opererebbe sempre la risoluzione voluta e perfezionata dall’Ati Idrico AG9, con la presente si chiede di conoscere, in quali tempi amministrativi, codesto ente, vorrà dotarsi di un nuovo gestore, il quale ormai non potrà che avere una forma societaria completamente pubblica al fine di una cessione definitiva di tutte le reti idriche presenti nel territorio, ed a oggi ancora detenute da alcuni Comuni, evitando irreparabili danni all’ambiente e ai cittadini".

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