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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il consigliere Gerlando Gibilaro interroga il sindaco sui rischi idrogeologici ad Agrigento

Il consigliere comunale ha formalmente presentato al sindaco Lillo Firetto una richiesta di informazioni inerenti la predisposizione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ambientale ed igienico sanitario, nell’ambito del territorio di Agrigento

Il consigliere comunale Gerlando Gibilaro ha formalmente presentato al sindaco Lillo Firetto una richiesta di informazioni inerenti la predisposizione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ambientale ed igienico sanitario, nell’ambito del territorio di Agrigento, con particolare riferimento all’agglomerato urbano densamente abitato di Villaggio Mosè e di San Leone.

Gibilaro ricorda, nella sua interrogazione, che la Protezione civile regionale, in un voluminoso testo, pubblicato nei giorni scorsi intitolato "Rapporto preliminare sul rischio idraulico in Sicilia e ricadute sul sistema di Protezione civile", ha individuato in Agrigento uno dei centri più a rischio per frane e alluvioni.

«Nell’ambito del territorio di Agrigento - scrive il Gibilaro - il sito ricadente nell’agglomerato urbano densamente abitato (comprendente circa 10.000 abitanti), denominato Villaggio Mosè, nonché gli agglomerati ubicati a monte ed a valle dello stesso, sono oramai periodicamente funestati da notevoli inondazioni ogni qualvolta un evento piovoso, anche di modesta entità, interessa i luoghi. 

Il bacino imbrifero cui viene compreso l’agglomerato del Villaggio Mosè, interessa una zona densamente popolata, per cui il rischio per la salute pubblica si potrebbe manifestare nei prossimi eventi eccezionali atmosferici.

Da prassi oramai consolidata, il sistema meteorologico non rispetta le previsioni stagionali, che sono a manifestarsi in maniera improvvisa ed eccezionale le cosiddette “bombe d’acqua”, le quali provocano il collasso delle già precarie condotte pubbliche di acque bianche e tali eventi, oramai frequenti ed improvvisi, provocano allagamenti a negozi, abitazioni civili, arterie stradali e commistioni con le acque nere. In alcune delle predette zone, l’acqua raggiunge il livello di un metro arrivando a raggiungere anche i contatori elettrici degli immobili con conseguenze pericolose per la vita umana.

Considerato che oggi, più che mai, si impone l’adozione di politiche di riqualificazione in favore del territorio ed a salvaguardia della vita umana, in considerazione del loro valore strategico come presidio fondamentale ed unico per il consolidamento e la manutenzione straordinaria dell’ambiente, per contrastare i ricorrenti episodi eccezionali e calamitosi, che di tale questione è venuto il momento di farne una questione morale-propositiva al punto di “invertire la tendenza per una pianificazione del territorio che ormai risulta indispensabile”, e considerato che all’Amministrazione comunale compete l’individuazione delle singole aree nelle quali possono verificarsi situazioni di potenziale criticità del territorio, così come il fatto che è compito dell’Ente locale adottare le più opportune e mirate azioni del rischio idrogeologico e idraulico nell’ambito della pianificazione di Protezione civile, chiedo all’Amministrazione comunale quali interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ambientale ed igienico sanitario ha predisposto nell’ambito del territorio di Agrigento ad oggi».
 

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