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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Quaranta è un fiume in piena: "Messina Denaro? E' il capo di Cosa Nostra"

Nuove rivelazioni da parte del neo collaboratore di Giustizia

Un paio di scarpe Hogan per riconoscersi tra di loro, Giuseppe Quaranta fu anche invitato ad acquistarle. Il pentito è un fiume in piena, parla anche di Matteo Messina Denaro, definito “inavvicinabile”. Nuove rivelazioni pubblicate dal Giornale di Sicilia.

 “Sempre con Giuseppe Blando e Giogiò Fallea io.. Allora dice come fa lei a conoscere ad andare a Reggio Calabria a parlare con la moglie di Vincenzo Ascone. A me l’indirizzo e il numero di telefono me l’ha dato Carmelo Infantino di Giardina Gallotti - rivela Quaranta - essendo in rapporti con Carmelo facendo parte pure di Cosa nostra ho chiesto se c’era possibilità essendo che lui era in carcere se aveva conosciuto qualcuno di Reggio Calabria della Calabria per avere un contatto di fornitura di cocaina e Carmelo mi dice c’è questa persona che era in carcere si chiama Vincenzo Ascone, cugnatu o niputi di Pesce. Una serie di cose dice però devi parlare con la moglie… Mi dà il numero di telefono.. va bene va bene. Siamo arrivati u paisi un m’arricordu comu si chiama a stu mumentu… ma in Calabria ho chiamato questa persona e ho fatto capire telefonicamente che era una persona che mi ero informato e che chi mi aveva inviato là era una persona che conosceva Vincenzo Ascone che è in carcere. Ora se è uscito non lo so in quel periodo era in carcere… È arrivato suo nipote… suo nipote poi mi ha portato nella moglie, abbiamo parlato".

Pubblico ministero: "Con la signora avete parlato?".

Quaranta: "No con il nipote".

Pubblici ministeri: "Con il nipote".

Quaranta: "Il nipote dice un attimo sicuramente va dalla signora e le va a dire il discorso, porta la risposta che ci volevano anche».

Pubblici ministeri: "Ma mi scusi voi vi siete presentati come al nipote?"

Quaranta: "Ca a mia mi mannava Carmelo Infantino. Il segnale doveva essere un paio di scarpe Hogan blu siccome mi scurdavu ad accattalli … il segnale doveva essere un paio...".

Pubblici ministeri: "Il segnale per cosa?"

Quaranta: "Mi diceva Carmelo Infantino che Vincenzo Ascone usa soltanto Hogan blu. Mi segue? Se era 41 se era 42 il numero di piede non lo so però siccome ce lo siamo dimenticati a comprarli e siamo arrivati senza segnale dicemu va..."

Pubblico ministero: "E il segnale doveva essere per riconoscervi che eravate voi quelli delle Hogan blu o per...".

Quaranta: «Signale era che la persona ci ha informato era in carcere con diciamo la prova concreta …».

Per la cronaca Cosa nostra e ‘Ndrangheta non raggiungono l’intesa sulle modalità di pagamento e l’affare salta.

I pubblici ministeri, fin dai primi verbali, quelli in cui di norma si dice sinteticamente tutto e poi ci si riserva di approfondire, provano a chiedergli notizie su quello che è ritenuto il personaggio di spicco della mafia siciliana: Matteo Messina Denaro. Quaranta sul punto non ha dubbi: nessuno, neppure Francesco Fragapane, può avere contatti con lui.

Pubblici ministeri: "Di Messina Denaro ha mai sentito parlare? Cioè chi è il capo di Cosa nostra in questo momento o fino al momento in cui lei è stato al vertice almeno della famiglia di Favara?".

Quaranta: "Si parla di Messina Denaro".

Pubblici ministeri: "Per esempio con Fragapane di queste cose non ne avete parlato? Lei poco fa ha detto e io l’ho scritto perchè era un’espressione ...".

Quaranta: "Ma non ne poteva parlare Francesco perchè non era...".

Pubblici ministeri: "Lei ha detto che fare il nome di Fragapane è come una specie di passaporto".

Quaranta: "Sì ma non era a questi livelli di arrivare a una persona così in alto".

Pubblici ministeri: "Ma una cosa… ma lei ha notizia di qualche latitante, non di Messina Denaro anche di altri?".

Quaranta delude anche su questo: "No, no".

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