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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Morte di Chiara La Mendola, una perizia per risolvere i contrasti fra consulenti

A disporla è stata il giudice Maria Alessandra Tedde su richiesta della difesa dell'automobilista imputato

Una perizia, vale a dire una relazione tenica disposta dal tribunale e quindi "terza", per mettere ordine fra le diverse consulenze di parte "che giungono a conclusioni inconciliabili".

A chiederla era stata l'avvocato Alba Raguccia, difensore dell'automobilista ottantunenne Giuseppe Valenti, accusato di omicidio colposo perchè avrebbe azionato i freni della sua Nissan Micra in ritardo e si sarebbe discostato dal margine destro della carreggiata non riuscendo, quindi, a evitare l'impatto con lo scooter della ventiquattrenne Chiara La Mendola che avrebbe perso il controllo del mezzo a causa di una buca. Ieri mattina il giudice Maria Alessandra Tedde, davanti al quale è in corso il processo, ha accolto la sua richiesta e l'ha disposta. 

L'incidente che costò la vita alla povera Chiara è avvenuto il 30 dicembre del 2013 sul viale Cavaleri Magazzeni. All'udienza precedente, davanti al giudice Maria Alessandra Tedde, c'era stato un confronto fra i consulenti di pm, parte civile (rappresentata dagli avvocati Giuseppe Arnone e Salvatore Pennica che assistono i familiari) e difesa e al termine l'avvocato Raguccia, che difende l'automobilista, aveva chiesto al giudice di nominare uno o più periti perchè "le tesi esposte dai tecnici sulla ricostruzione del sinistro sono oggettivamente inconciliabili".

Il giudice ieri ha accolto la richiesta indicando come perito l'ingegnere Andrea Milano che giurerà il 20 dicembre.

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