"Correva con l'auto e provocò incidente mortale", 57enne verso il processo

"Affrontò una curva ad alta velocità, senza tenere conto del fatto che l'asfalto era bagnato e viscido a causa della pioggia": il pubblico ministero Simona Faga, in appena quattro mesi, chiude le indagini sull'incidente che costò la vita al cinquantunenne di Comitini, Carmelo Licata, e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio dell'automobilista.

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L'indagato è Salvatore Rinaudo, 57 anni, originario di Palermo e residente a Milano. L'uomo, accusato di omicidio colposo e lesioni colpose (un uomo che guidava una terza auto restò ferito) avrebbe affrontato, a bordo della sua Mercedes una curva a velocità elevata, nonostante la strada fosse bagnata. Rinaudo avrebbe, quindi, perso il controllo della sua autovettura provocando lo scontro frontale con la Fiat Punto, guidata da Licata, che proveniva dalla direzione opposta. Dietro c'era una Lancia Phedra che fu colpita dall'organo motore staccatosi dalla Punto: nell'impatto il conducente restò ferito. Altre due auto furono coinvolte nello scontro. 

L'incidente è avvenuto la sera del 18 novembre nella statale 189, all'altezza del bivio di Comitini. La Procura, attraverso i rilievi della polizia stradale e una consulenza, è riuscita a ricostruire l'esatta dinamica. I difensori dell'indagato - gli avvocati Daniela Posante e Alberto Infantino - con la notifica del provvedimento di chiusura delle indagini hanno venti giorni di tempo per chiedere un interrogatorio o produrre delle memorie. Il passo successivo della Procura dovrebbe essere la richiesta di rinvio a giudizio.