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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Canicattì

"La rete affaristica attorno a Girgenti Acque", ancora perquisizioni e nuovi indagati

I militari del nucleo di polizia economica-finanziaria della Guardia di finanza hanno acquisito documentazione inerente i rapporti di debito e credito, per milioni di euro, avuti con la società che si occupa della gestione delle risorse idriche

La maxi indagine su Girgenti Acque e il già corposo numero di iscritti nel registro degli indagati sembrano destinati a crescere.

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I militari del nucleo di polizia economica-finanziaria della Guardia di finanza di Agrigento, coordinati dal colonnello Fabio Sava, ieri, sono stati al Municipio di Canicattì e hanno acquisito documentazione inerente i rapporti di debito e credito avuti con Girgenti Acque. La visita ispettiva e l'acquisizione degli incartamenti è stata realizzata, naturalmente, su decreto dei pubblici ministeri Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro, tutti coordinati dal procuratore capo Luigi Patronaggio.

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La visita ispettiva al secondo piano del palazzo comunale di via Cesare Battisti non è passata inosservata. La documentazione acquisita verrà, adesso, naturalmente, analizzata e studiata. Ma a questa nuova perquisizione - e acquisizione di incartamenti - si è arrivati perché emergerebbe un presunto trattamento di favore, da parte del Comune di Canicattì, nei confronti della società amministrata da Marco Campione. Pare che in "gioco" vi siano debiti e crediti per milioni di euro. Già, in prima battuta, era stato iscritto nel registro degli indagati anche l'ex sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo. A suo carico, la Procura della Repubblica di Agrigento ipotizza: associazione a delinquere, abuso d'ufficio e falso in bilancio. 

Nuove perquisizioni all'Ato

Prosegue dunque l'inchiesta sulla presunta rete affaristica che gravitava - secondo la Procura - attorno alla Girgenti Acque. A fine febbraio, sempre il nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di finanza di Agrigento e il Noe dei carabinieri di Palermo hanno sequestrato - negli uffici dell'Ato che si trovano nella zona industriale di Agrigento - documentazione relativa alla gestione del servizio idrico integrato. Gli inquirenti ipotizzano che l'Ato - principale autorità pubblica di controllo sull'operato di Girgenti Acque - potrebbe aver favorito illecitamente la società e il suo presidente Marco Campione.

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